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Operazione antidoping a Latina: sei denunce

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Scoperto dalla Finanza un mercato parallelo di sostanze proibite e pericolose per la salute che riforniva palestre in tutta Italia. Sequestri anche a Torino, Cagliari e Trento

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Operazione della Guardia di Finanza contro il traffico di sostanze stupefacenti, dopanti e steroidi anabolizzanti diretta dalla Procura della Repubblica di Latina. I finanzieri hanno sequestrato nel capoluogo pontino nonché a Torino, Cagliari e Trento, oltre 800 fiale e 2.100 pasticche di sostanze stupefacenti e steroidi anabolizzanti, illegalmente detenute ed utilizzate da giovani frequentatori di palestre. L'operazione, ribattezzata «Easy doping», si è conclusa nello scorso week end, quando i finanzieri delle quattro città interessate, dopo mesi di riscontri, hanno fatto scattare l'intervento sottoponendo a sequestro anche 8 computer e circa 35.000 euro in contanti. Nella rete degli investigatori sono finiti sei responsabili, implicati a vario titolo nell'illecita attività: un autotrasportatore romeno, residente a Torino, che grazie alla propria attività provvedeva all'importazione delle sostanze; un rivenditore di integratori alimentari della provincia di Latina; quattro soggetti addetti al rifornimento delle palestre (due della provincia pontina, uno di Cagliari ed uno di Trento). Tenuto conto che, proprio a causa della potenza del principio attivo contenuto, una fiala viene utilizzata in più fasi, di fatto sono state sottratte al mercato illegale, complessivamente, circa 3.500 dosi di «veleno». Le sostanze, provenienti per gran parte dall'estero (Moldavia e Romania), erano destinate ad essere piazzate sui mercati locali a giovani sportivi, probabilmente inconsapevoli dei gravi danni che comporta l'assunzione di tali prodotti per la salute, senza il controllo diretto di un medico e privi della necessaria prescrizione sanitaria. L'operazione ha portato alla luce l'esistenza di un mercato parallelo di sostanze pericolose a livello nazionale: si tratta di mesterolone, testosterone, trembolone, nandrolone, stanazololo, somatropina, metenolone. La somministrazione di tali prodotti senza prescrizione ed in assenza di controllo medico potrebbe provocare gravi patologie e danni spesso irreversibili quali ipertensione, infarto, trombosi, arresto cardiaco, psicosi e stati maniaco-depressivi. Ingente il valore delle sostanze sequestrate: una sola fiala di ormone della crescita (dispensata solo sotto stretta osservazione medica) ha un valore sul mercato di circa 500 euro. I responsabili dovranno rispondere del reato di illecita importazione e detenzione di sostanze vietate in Italia nonché somministrazione di farmaci nocivi per la salute.

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