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Maltrattamenti in famiglia, allontanato il figlio di Renato Zero

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Roberto, 40 anni, non può far rientro nella casa dove vivono l'ex moglie e le figlie

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Mentre Renato Zero, suo padre adottivo, continua a godere di fama e successo e sta preparando il prossimo concerto, il figlio Roberto Anselmo Fiacchini di 40 anni, finisce nel mirino del magistrato che lo accusa per i maltrattamenti e le privazioni inflitte alla ex moglie e alle due figlie. Queste ultime assistite da un avvocato penalista, hanno ottenuto tre giorni fa un'ordinanza firmata dal gip Carmine Castaldo con il quale Fiacchini è stato allontanato dall'abitazione di via Igea con l'obbligo di non farvi rientro senza autorizzazione del giudice. Inoltre l'uomo dovrà versare mensilmente alla moglie e alle figlie duemila euro a titolo di mantenimento. Il matrimonio era avvenuto nel 2004 e la coppia si separò nel 2010. Ma Fiacchini nel 2011 aveva riallacciato il rapporto con l'ex moglie cominciando, tuttavia, dopo qualche tempo - ha sostenuto la donna in una denuncia all'autorità giudiziaria- le vessazioni, da qui una nuova richiesta di separazione. Nel provvedimento il giudice Castaldo sottolinea tra l'altro che «i maltrattamenti iniziati nel settembre dello scorso anno sono avvenuti attraverso continue, perduranti e reiterate vessazioni di ordine psicologico e fisico, rendendo penosa e intollerabile la convivenza». Tutto questo accompagnato da ingiurie alla moglie anche davanti alle figlie e agli estranei accompagnati da aggressioni fisiche. Nell'ordinanza il giudice rileva come «le condotte in questione si connotino per il requisito di abitualità; che sussiste il concreto pericolo di recidiva; che la misura dell'allontanamento da casa come richiesto dal pubblico ministero rappresenta la cautela minima che consente di interrompere l'attività delittuosa».

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