Tragedia al porto, Genova si ferma per i funerali
A Genova è la giornata del cordoglio e del dolore. La città si prepara a rendere omaggio alle vittime della tragedia avvenuta il 7 maggio scorso al molo Giano, nel porto. Ai funerali, alle 18 nella cattedrale San Lorenzo, officiati dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo della città e presidente della Cei, partecipano le più alte cariche dello Stato, a partirte dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, i presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini. Saranno a Genova anche i ministri della Difesa, Mario Mauro, dei Trasporti e Infrastrutture, Maurizio Lupi, dell’Ambiente, Andrea Orlando e dell’Agricoltura, Nunzia De Girolamo. Il corteo funebre con gli otto feretri dei capi di prima classe di Guardia Costiera Francesco Cetrola, 38 anni, e Marco De Candussio, 40 anni, dei sottocapi Daniele Fratantonio, 30 anni, e Davide Morella, 33 anni, di Giuseppe Tusa, 25 anni, del capitano di lungo corso, pilota del porto Michele Robazza, 41 anni, dell’operatore radio dei rimorchiatori Sergio Basso e del collega della corporazione dei piloti, Maurizio Potenza, entrambi di 50 anni, si muoverà alle 17.50 dalla Capitaneria di Porto verso la cattedrale, dove, al fianco delle otto bare, verrà lasciato uno stallo vuoto per commemorare anche l’ultimo disperso, il sergente della Capitaneria di Porto, Gianni Iacoviello. Oltre ai vertici delle istituzioni locali, alle esequie parteciperà tutto il mondo portuale: per consentire ai lavoratori di rendere omaggio alle vittime della tragedia e per rispetto nei loro confronti il presidente dell’Autorità Portuale, Luigi Merlo ha deciso di sospendere le attività dello scalo dalle 17 alle 21. In previsione del grande afflusso di persone che vorranno essere presenti, in piazza Matteotti, adiacente alla cattedrale, sarà allestito un maxi schermo.