Francesco: «I preti devono difendere il gregge dai lupi»
«Alla fine un vescovo non è vescovo per se stesso, è per il popolo; e un prete non è prete per se stesso, è per il popolo: al servizio di, per far crescere, per pascolare il popolo, il gregge proprio, no? Per difenderlo dai lupi». Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia della messa celebrata questa mattina alla Domus Santa Marta. «È bello pensare questo!», ha aggiunto. «Quando in questa strada il vescovo fa quello ha un bel rapporto col popolo. E quando il prete fa quello ha un bel rapporto col popolo, ci dà amore: viene un amore fra di loro, un vero amore, e la Chiesa - ha assicurato il nuovo Pontefice - diventa unita». Il Pontefice poi ha tenuto l’udienza generale del mercoledì. Dal sagrato della basilica di San Pietro, Francescosi è soffermato sui mali dei nostri tempi: «Viviamo in un’epoca in cui si è piuttosto scettici nei confronti della verità, della sua esistenza», bisogna stare in guardia dal rischio di pensare che «la verità venga data dal consenso o da quello che noi vogliamo. Sorge allora la domanda: esiste veramente la verità? Cos’è la verità? Possiamo conoscerla, possiamo trovarla?». Il Papa avverte «senza lo spirito di verità, che suscita il senso della fede, il cristiano è superficiale. La verità -spiega Francesco- non si afferra come una cosa ma si incontra: non è un possesso ma un incontro con una persona, con Gesù, che è la Parola di verità».