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Ultimo giorno di carcere per Pietro Maso

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Uccise il padre e la madre per l'eredità. Da domani è un uomo libero

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Dopo ventidue anni di carcere, finisce domani detenzione di Pietro Maso, l'ex ragazzo di 19 anni oggi 42enne che il 17 aprile del 1991 massacrò i genitori Antonio Maso e Rosa Tessari per i soldi dell'eredità. Maso, entrato in carcere nel 1994, sarà perciò un uomo libero. Roberta Cassia, il magistrato di sorveglianza che ha firmato il fine pena nei giorni scorsi ha spiegato: «Sarà un cittadino come tutti gli altri e così dovrà essere considerato. Mi stupisco che ci siano ancora polemiche quando un condannato per un fatto comunque atroce ha scontato la sua pena e torna in libertà. Il motivo per il quale ciò suscita un certo fastidio sta nell'istinto vendicativo, umano, per cui non viene tollerato che ci sia un fine pena». Antonio Maso e Rosa Tessari, rispettivamente di 52 e 48 anni, furono trucidati al rientro nella loro villetta di Montecchia di Crosara (Verona) dal figlio Pietro con la complicità di tre amici. L'ex ragazzo della Verona bene si era visto infliggere nel 1994 in Cassazione 30 anni e due mesi di reclusione. A questo carico sono stati sottratti i tre anni di indulto e 1.800 giorni di liberazione anticipata. Così il suo conto con la giustizia si chiude dopo 22 anni (meno quattro giorni) di carcere.

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