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Il Papa: non c'è peccato che non si perdoni

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Francesco si rivolge dando del tu a 5 mila fedeli alla prima Veglia Pasquale nella Basilica di San Pietro. Bacia e amministra Battesimo e Comunione a quattro giovani. Un italiano in compagnia della nonna

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Tu e noi. Non c'è peccato che non possa essere perdonato. Lo ha riaffermato Papa Francesco, che all'omelia si è rivolto dando del tu ai 5mila fedeli che hanno gremito la Basilica di San Pietro, durante la prima Veglia Pasquale presieduta dal pontefice eletto il 13 marzo. Ma prima ha benedetto il fuoco nell'atrio antistante la basilica di San Pietro che ha aperto la celebrazione della Veglia Pasquale del Sabato Santo, la più bella e la più complessa dell'intero anno liturgico. Quest'anno la celebrazione, che solitamente durava oltre tre ore, è stata più snella, è durata mezz'ora in meno. Il Pontefice ha deciso di semplificare le letture, mantenendo fede al suo stile semplice. Al centro dei riti, il cero, simbolo di Cristo risorto. Nel corso della celebrazione, papa Francesco ha amministrato il battesimo, la cresima e la prima comunione a quattro ragazzi, tra cui un italiano, accompagnato dalla nonna. E poi c'erano un vietnamita, di nazionalità americana con due madrine in abiti orientali, un albanese e un russo. La messa è stata concelebrata dai cardinali. Con il cero pasquale acceso Papa Francesco, preceduto dai diaconi, ha fatto ingresso nella Basilica di San Pietro ancora in penombra.In Basilica il passaggio dal buio alla luce sta a simboleggiare l'ingresso della luce che è Cristo, Via, Verità e Vita, nel mondo del peccato, della solitudine e della morte. Ma prima Papa Francesco ha acceso un braciere nell'atrio della Basilica per la benedizione del fuoco. E' stato questo l'atto liturgico iniziale della Veglia di Pasqua che il nuovo Pontefice presiede per la prima volta. E' seguita la preparazione del cero pasquale. Alla processione verso l'Altare, seguita dai cardinali che concelebrano la veglia pasquale, è seguito il canto dell'Exsultet, che dà il via alla liturgia, mentre la Basilica veniva gradualmente illuminata. La luce del Re eterno ha vinto la tenebre del mondo. La celebrazione eucaristica della veglia è il termine del Triduo e dell'intero anno liturgico, la sorgente della gioia pasquale. Con il "Resurrexit" intonato all'interno della Basilica di San Pietro sono state sciolte le campane. L'Alleluja è stato cantato dalle migliaia di fedeli.

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