Bill Gates finanzia il "condom sicuro"

Centomila dollari per un preservativo sicuro. Offre Bill Gates. Il fondatore di Microsoft finanzia una borsa di studio per chi si cimenterà a realizzare il condom capace di rendere compatibile l'uso del condom con la soddisfazione sessuale. Il bando chiarisce l’intento: “Il primo inconveniente dal punto di vista dei maschi è che i condom diminuiscono il piacere, cosa che per molti uomini è considerata inaccettabile. Allora - si legge ancora - è possibile sviluppare un prodotto senza questo inconveniente? O meglio, crearne uno che aumenta il piacere?”. L’obiettivo, per la Fondazione che Gates guida insieme alla moglie Melinda, è soprattutto quello di promuovere un uso più diffuso e regolare del profilattico contro le malattie sessualmente trasmesse. Si sa già che i soldi saranno messi a disposizione attraverso il Grand Challenges in Global Health Program, un fondo che - assicura il magnate americano - potrebbe anche lievitare se dagli studi si cominciassero a intravedere risultati incoraggianti per arrivare a una nuova generazione di condom. Intanto il guanto di sfida è stato lanciato e chiunque potrà raccoglierlo. Studenti, docenti, scienziati, imprenditori. Purché ci si presenti con ipotesi di studio attendibili e in qualche modo verificabili. Sul blog della fondazione Gates si legge: “Qual è uno dei più antichi dispositivi medici in esistenza? Qual è il metodo più efficace per prevenire la trasmissione sessuale del virus Hiv? Quale prodotto medico è così semplice che può essere prodotto in milioni di esemplari a costi irrisori? La risposta a tutte queste domande è la stessa: il preservativo. Il fatto che tale dispositivo modesto (niente di più che una semplice guaina di lattice) sia uno degli strumenti più efficaci nel contro l'infezione da Hiv, e impedisca inoltre gravidanze indesiderate, è francamente sorprendente”. La “condom negotiation”, cioè la discussione tra partner occasionali sull’uso del preservativo, è ancora un argomento importante. E spesso l’accordo è al ribasso, con l'uomo che preferisce farlo “senza” mentre la donna ha strumenti (come il profilattico femminile) ancora troppo complessi da usare. E mentre sul web corrono veloci le battute sul condom 2.0, ipotizzando perplessità se dovesse andare in crash nel momento meno opportuno, si pensa al mercato, stimato in 750 milioni di consumatori nel mondo. Per un prodotto che si comporta statisticamente molto bene per quanto riguarda la prevenzione delle nascite e la protezione dalle malattie, ma che non ha conosciuto innovazioni da decenni. Di sicuro, si sa che al progetto sta lavorando anche l'Università di Washington, che punta a realizzare prototipi di profilattici basati sulle nanotecnologie