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Lavanderie a gettone: è un italiano a vendere la nuova tecnologia che moltiplica la resa dell’investimento
(Milano, 5 aprile 2019) - Milano, 5 aprile 2019 – Con l’ingresso nel secondo trimestre 2019, Dry-Tech si conferma il player più innovativo nel mercato ancora attivo dell’apertura delle lavanderie self-service. A fare la differenza, oltre a un servizio collaudato e un’esperienza ormai matura, l’offerta di un sistema di nuova concezione che va a risolvere diversi dei problemi di redditività incontrati in passato. Sono ancora in molti a cercare nell’apertura di microattività uno strumento per costruirsi un nuovo reddito integrativo e combattere la crisi: rispetto al boom di qualche anno fa, tuttavia, si sono ridotte le aree commerciali nelle quali si vedono investimenti significativi, e quella delle lavanderie self-service è rimasta fra quelle di maggior interesse. Le ragioni sono molte, ma sono riassumibili nella presenza di un mercato di potenziali utenti finali in continua crescita, nell’assenza di impegno del proprio tempo quotidiano, e nella totale protezione dal rischio degli insoluti. Fondata nel 2002, Dry-Tech – nata da un’esperienza trentennale nel settore del fondatore, Pierangelo Ottolina – ha rapidamente scalato posizioni di mercato fra grossi competitor con una formula basata sul rifiuto del franchising, sostituito da una consulenza e da un servizio mirati alla consegna, “chiavi in mano”, di una lavanderia a gettone perfettamente attrezzata ed autonoma; l’apertura di dozzine di attività commerciali ha permesso la costruzione di un servizio articolato fra consulenza, fornitura e installazione, che andasse a coprire tutte le esigenze del nuovo microimprenditore. Parte essenziale di questo servizio è sempre stata la capacità di adattarsi ed evolversi al mutare delle condizioni di mercato: e negli ultimi anni il più significativo cambiamento di tali condizioni è stata l’ascesa quasi costante dei costi energetici, gli unici costi vivi ricorrenti di una lavanderia automatica. Questa situazione è inevitabilmente andata ad erodere i margini di questo tipo di microattività, mettendo in difficoltà molti dei player, anche esperti, del settore. La soluzione unica in Italia proposta da Dry-Tech, e che diversi ora stanno tentando di imitare, è stata quella di introdurre sul mercato un sistema di funzionamento dell’intera lavanderia di concezione completamente diversa dallo standard: le macchine a vapore. La tradizionale architettura degli impianti, basata sull’elettricità, limitava praticamente il numero di macchinari installabili, per via delle potenze richieste, e soprattutto esponeva il microimprenditore alle recenti fluttuazioni di costo dell’energia stessa, a livelli talora ingestibili. Il nuovo sistema si basa invece sull’impiego di un sistema a vapore per il riscaldamento di lavatrici ed essiccatoi, costruito intorno ad un sistema ottimizzato ad elevata efficienza: la drastica riduzione dei costi energetici così permessa rende nuovamente possibile l’apertura di lavanderie self-service redditizie, riaprendo così la strada al piccolo investitore interessato alla costruzione di un reddito integrativo. Pierangelo Ottolina è impegnato in prima linea su tutto il territorio Italiano nella gestione dell’attività di Dry-Tech, seguendo le richieste generate dal sito https://www.dry-tech.it che tutti possono visitare per ottenere informazioni di base su questo settore e chiedere ulteriori chiarimenti. Dalla scelta della location fino al giorno dell’inaugurazione, Dry-Tech offre così un servizio estremamente personalizzato e all’avanguardia a tutti i nuovi microimprenditori. Per informazioni: Pierangelo OttolinaTel: 348 2290007 Mail: info@dry-tech.itSito web: www.dry-tech.it