La musica di Trainspotting non graffia più
Spud, Renton, Sick Boy, Begbie. Sono i quattro protagonisti di Trainspotting 2, il secondo capitolo della saga inaugurata al cinema da Danny Boyle nel '96 e ispirata al romanzo di Irvine Welsh. Periferie, emarginazione e soprattutto musica di confine. Sono stati questi gli ingredienti che, ormai più di vent'anni fa, hanno fatto la fortuna del primo capitolo. Carica e forza innovativa che si sono persi quasi del tutto in questa seconda colonna sonora. L'album è stato messo erroneamente in vendita su Amazon per poi essere prontamente ritirato. Tuttavia, a dissipare le voci sulla sua autenticità, ci ha pensato lo stesso Welsh che, via Twitter, ha commentato la massiccia partecipazione degli Young Fathers alla colonna sonora, con ben tre brani. Oltre alla band rap originaria proprio di Edimburgo, le altre new entry sono Fat White Family e Wolf Alice. La tracklist della compilation vede il ritorno di artisti che già prestarono le proprie canzoni al primo capitolo della saga come gli Underworld con la loro all'epoca dirompente "Born Slippy". Fra i nomi presenti anche i Frankie Goes to Hollywood con il classico "Relax", i Queen con "Radio Ga Ga", i Blondie con la loro "Dreaming, i Clash di Joe Strummer con "(White Man) in Hammersmith Palais" e i RUN-DMC con "It's like that". A metà degli anni Novanta si andava imponendo la nuova ondata di musica elettronica. Adesso suona tutto già sentito. Buone intenzioni ma risultati deludenti. A cominciare dalla nuova versione di "Lust for Life" di Iggy Pop remixata dai Prodigy. Davvero poco coraggio. VOTO: 5.5