SETTE NOTE

Giorgia scopre l'Oronero e sfida le star del pop

Carlo Antini

Ci risiamo. Al decimo album di inediti. Giorgia lo affronta con tutta la consapevolezza dei suoi 45 anni. Anche perché su 15 canzoni, 10 portano la sua firma. “Oronero” è il petrolio che può essere ricchezza e sciagura insieme. La sua voce, invece, è soltanto luce che illumina anche le melodie scritte per lei dal suo compagno ispiratore Emanuel Lo. L'elettronica degli arrangiamenti dà alle canzoni una veste moderna che non ha molto da invidiare alle produzioni d'Oltreoceano. E ne fa un album in grado di fare capolino anche all'estero. Si parte dalle movimentate “Oronero” e “Danza” per arrivare alle ballate che funzionano come “Per non pensarti” e “Posso farcela”. Ha aspettato tre anni da “Senza paura” ma ne è valsa la pena perché Giorgia esce fuori con un album all'altezza. L'affiatamento con Michele Canova si sente e la produzione fa il suo dovere. Coerente con la sua storia ma col coraggio di guardare avanti senza ripetere rassicuranti cliché. Fino a “Non fa niente”, sincero manifesto in cui Giorgia si mette a nudo senza censure. Facendo parlare il cuore. Lei non vede l'ora di suonare dal vivo per incontrare i fan. Quelli che hanno cambiato generazione. Le mamme che adesso arrivano ai concerti con i figli al seguito. Per diventare i fan di domani. Senza timori reverenziali. Con Giorgia la musica italiana prova a guardare avanti.   Voto: *****