LE SCELTE DEI PARTITI

Bisogna imparare dal flop della May

Carlantonio Solimene

Piegare i processi democratici a proprio uso e consumo, illudendosi di poter prevedere o addirittura determinare con facilità il comportamento degli elettori, riserva sempre qualche imprevisto. Lo sta scoprendo sulla propria pelle in queste ore il primo ministro inglese Theresa May, spiazzata dall'esito di elezioni anticipate che avrebbero dovuto rafforzarla e invece potrebbero costarle la poltrona a Downing Street. Qualcuno, alle nostre latitudini, apprenderà qualcosa dalla lezione inglese? Capirà che non si può giocare con leggi elettorali o conti pubblici solo per le proprie ambizioni? Si renderà conto che l'irresponsabilità è puntualmente punita dagli elettori? Chissà. Magari potrebbero chiedere qualcosa alla May.