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Casatiello napoletano, il migliore è facile da preparare e vi conquisterà fetta dopo fetta

Rosa De Caro
Rosa De Caro

Sono una desperate house wife - mum classe 75. Amo creare e sperimentare in cucina sulla scia di quello che sento dentro. Il mio obiettivo? Stupire i miei ospiti e la mia famiglia. Amo viaggiare nel mondo alla scoperta di culture e tradizioni tipiche. Le mie passioni: la buona cucina, la musica, la moda e tutta l'arte Dimenticavo… sono soprattutto una buona forchetta, amo curiosare e rubare con gli occhi come dicono i grandi maestri! La lettura è uno dei miei hobbies, ma quasi sempre in riva al mare, sorseggiando il mio mohito!

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Al giorno d’oggi molte macchine e dispositivi elettronici hanno preso il posto dell’essere umano, che è stato privato di svariate mansioni. Come tutti i campi, anche quello della comunicazione è stato invaso dai computer. Una volta, per ricercare una notizia, era sufficiente leggere, esisteva il passaparola, la telefonata all’amica, la visita a casa di qualcuno. Oggi basta un click e siamo catapultati nel mondo del web, dove ogni informazione viene incasellata nella sua apposita pagina a portata del mondo intero.  Questo ha fatto sì che molte usanze e tradizioni popolari siano andate perdute, a meno che non siano state trascritte sui libri o raccolte nei taccuini.

Io ad esempio di questi taccuini ne posseggo diversi, perché credo che le parole scritte a mano abbiano un significato molto più speciale rispetto a quello di tanti freddi caratteri standardizzati delle tastiere. Amo conservare i biglietti di carta, contenenti messaggi ricevuti in occasioni speciali, cosi come i primi quaderni delle elementari di mio figlio, le vecchie ricette di quando ero ragazza e mi approcciavo a questo immenso mondo della cucina, senza neanche lontanamente immaginare che un giorno avrei avuto l’opportunità di raccontarmi in un blog. Scrivere a mano è una sana abitudine che conservo ancora oggi perché è ben risaputo che sollecita non solo la memoria, ma anche la creatività e la fluidità del linguaggio. Tra i quaderni scritti a mano nella mia cucina è presente quello che racchiude tutte le ricette, legate a momenti della mia vita e a persone che ho avuto il piacere di conoscere e che hanno condiviso con me i loro segreti.

Tra questi ritrovo un foglio volante strappato da una vecchia agenda. Era stato scritto con una biro nero qualche anno fa, da una mia amica del palazzo in cui vivo. La ricetta era quella del casatiello napoletano... Sono sempre stata ghiotta di questo preparato tipicamente partenopeo, poiché da bambina, una zia di mio padre originaria di Torre Annunziata, aveva l’abitudine di prepararlo in occasione della Pasqua, quando la famiglia si riuniva da lei a colazione. Lo adoravo perché era pieno di tutti quei pezzi di salumi e formaggi che tutti i bambini amano. La colazione del giorno di Pasqua era salata e questa tradizione è rimasta ancora oggi nella mia famiglia. Data l’importanza dell’occasione e in deroga alle consuetudini imposte dalle ristrettezze dei tempi, il casatiello riveste un’importanza sociale: bisogna appagare il corpo con una buona mangiata, concedendosi il bis per onorare la cuoca di casa e festeggiando con allegria!

Tornando alla ricetta qui di seguito vi elenco tutti gli ingredienti e il procedimento passo dopo passo… provate anche voi!

Ricetta del casatiello:

330 gr di acqua tiepida in cui sciogliamo 1 panetto di lievito di birra fresco, un pizzico di sale e un cucchiaino di zucchero. Farina 600 gr - Strutto 100 gr + 50 gr utilizzati durante il procedimento - Pepe q.b.

Per il ripieno:

100 gr di provolone piccante, 100 gr di provolone dolce, 150 gr di salame Napoli, 100 gr di salame piccante, 100 gr di capocollo, 100 gr di pancetta affumicata, 4 uova sode. Tutti questi ingredienti vanno tagliati a cubetti non troppo grandi e disposti in maniera uniforme sull’impasto, dopo averlo disteso a mano sulla spianatoia infarinata, ungendo le mani con poco strutto. Insieme ad una spolverata di pepe spargiamo qualche ciuffetto di strutto. Arrotoliamo il tutto facendo attenzione a non far fuoriuscire dai lati il ripieno. Sistemiamo il rotolo nello stampo detto “ruoto” precedentemente unto di strutto. Stendiamo sul dorso del rotolo una pennellata di strutto e 4 uova crude già unte per decorare. Lasciamo lievitare in forno spento coprendo con un panno di cotone. Dopo 8/10 ore inforniamo a 180° gradi per 45 minuti in forno ventilato, prima sul ripiano inferiore e, dopo 20 minuti, in quello di mezzo.  

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