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I cori razzisti dell'Olimpico a Ibrahimovic e Kessie durante Roma-Milan e quell'errore nel referto

Alessandro Austini
Alessandro Austini

Spunti, riflessioni e notizie. Con la Roma non ci si annoia mai

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Cori e ululati razzisti, la Curva Sud a rischio squalifica: ci risiamo. Col ritorno del pubblico negli stadi torna un vecchio problema dimenticato durante la pandemia e l'Olimpico, purtroppo, non fa eccezione. Dopo i casi che hanno coinvolto Vlahovic, Maignan e Koulibaly, stavolta è toccato ai milanisti Ibrahimovic e Kessie essere presi di mira dai tifosi romanisti. E il giorno prima a Bergamo è piovuto il finimondo in campo durante la gara tra Atalanta e Lazio.

Me se per i fatti del Gewiss Stadium il Giudice Sportivo ha deciso soltanto di multare l'Atalanta (25mila euro), nel caso di Roma-Milan ha invece "diffidato" la Curva Sud per un anno: qualora si verificasse un'altra infrazione nei prossimi 12 mesi, il settore caldo del tifo giallorosso verrebbe chiuso per due partite.

Nulla da eccepire leggendo le norme, ma nel referto sulla partita in questione c'è un errore subito notato dalla Roma, che ha richiesto gli atti del provvedimento per valutare l'eventuale ricorso. Non si tratta di qualcosa che possa cambiare la sostanza dei fatti, ma mette in dubbio l'effettiva capacità degli ispettori presenti allo stadio di ascoltare tutto quello che succede durante una partita, in mezzo al frastuono. E se il sistema di controllo fa cilecca, le sanzioni rischiano di essere ingiuste.

Nel referto di Roma-Milan, compilato dai tre collaboratori della Procura federale inviati all'Olimpico e riportato nel dispositivo del Giudice Sportivo, si legge che  «al 35° del secondo tempo, la Curva Sud-intera tifoseria Roma (100%) intonava cori di discriminazione razziale nei confronti del calciatore Franck Kessie e, che per tale ragione, allo stesso minuto, veniva diffuso l’annuncio previsto». 

In realtà quell'annuncio dello speaker è stato rivolto ai tifosi del Milan per avvisarli, come da prassi, che il loro deflusso dallo stadio al termine della gara sarebbe stato autorizzato previo ulteriore annuncio. Chi era all'Olimpico domenica sera ha effettivamente potuto ascoltare, in maniera nitida, gli ululati rivolti al centrocampista rossonero durante la battuta di un calcio di punizione a favore della Roma. Se siano stati davvero il 100% degli occupanti della Curva a macchiarsi di razzismo è impossibile stabilirlo.

Di sicuro l'annuncio segnalato dagli ispettori non era relativo a un comportamento dei tifosi romanisti ravvisato dall'arbitro, come invece è accaduto in occasione dei cori rivolti a Ibrahimovic ("Sei un zingaro"), in tre diverse occasioni nel corso della gara. In quella circostanza, l'annuncio fatto all'altoparlante al 10' della ripresa è stato effettivamente rivolto ai sostenitori giallorossi per invitarli a interrompere i cori.

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