Lo shopping on line si fa con i videogiochi
la moda è in crisi, la moda guarda avanti. E cerca nuovi mondi da "contagiare" con la propria cratività. Non si ferma davanti a nulla Gucci con il suo direttore creativo super eclettico e capace di coinvolgere nel suo progetto a tutto tondo il maggior numero di discepoli. Alessandro Michele, con la sua visione ultramoderna della realtà, sebbene con i piedi ben piantanti nel passato, in quel vintage che tanto piace, si è "buttato" nel videogiochi. Così Gucci ha annunciato una nuova collaborazione con Tennis Clash, il gioco di tennis per dispositivi mobili che più si avvicina all'esperienza reale di una partita di tennis. Dal 18 giugno, i giocatori appassionati della racchetta potranno scoprire tenute da gioco esclusive Gucci e partecipare a uno speciale torneo griffato dalla maison fiorentina. Lo shoppping, sempre più complicato tra mascherine, guanti e disinfettanti, si fa on line una volta di più. Stavolta si possono acquistare sul sito web di Gucci le tenute da gioco che riproducono quelle che appaiono sullo schermo, in un connubio di mondo virtuale e mondo reale. Wildlife creerà tenute ispirate a modelli Gucci per due personaggi; ci saranno due look per '"Diana", e due per "Jonah", che i giocatori potranno selezionare per questi avversari virtuali. Lo speciale guardaroba Gucci comprenderà scarpe, calze, copricapo e capi di vestiario. Dalla partita di Tennis Clash, i giocatori saranno in grado di accedere direttamente al sito Gucci.com dove potranno scoprire e acquistare gli articoli di loro scelta.
Effetto coronavirus sulla moda: Gucci dice addio alle sfilate
La tecnologia e il virtuale fanno ormai parte del dna di Gucci. L'azienda infatti è già all'avanguardia nel creare un ponte fra il mondo della moda e quello dei videogiochi grazie a Gucci Arcade, una sezione della Gucci App lanciata nel luglio 2019 e dedicata a videogiochi - Gucci Bee, Gucci Ace, Gucci Grip, Gucci Lips, GG Psychedelic e Gucci Mascara Hunt - che permettono agli utenti di interagire con i personaggi del brand. Ma in tempi di coronavirus e di boutique prima chiuse e ancora desolatamente vuote, l'utilizzo di un telefonino (o di un computer) per entrare in un mondo virtuale e uscirne con i "carrelli" realmente pieni diventa di vitale importanza per la tenuta e la crescita delle imprese.