SERIE A
Lazio da impazzire, blitz a Napoli
Lazio di ferro, gioca una grande partita al Maradona, passa a Napoli nel finale con una prodezza di Isaksen. Dopo il ko in Coppa Italia, un’altra stecca di Conte in sole 72 ore mentre Baroni può godersi una squadra trasformata rispetto alla passata stagione. Terzo posto in classifica, tre punti dall’Atalanta che ha strappato il primato ai partenopei. Solo applausi per i laziali, un gruppo che ha lottato su tutti i palloni fino alla meritata vittoria.
</DC>Alla fine sono 20 su 22 i volti nuovi rispetto a giovedì sera. Conte ne cambia undici, inserisce tutti i titolari con Kvaratskhelia e Lukaku terminali d’attacco di una super squadra mentre per Baroni ci sono nove novità, tra l’altro con i recuperi di Tavares (non gioca da quasi un mese) e Dia al rientro dopo lo stop contro il Ludogorets di dieci giorni fa. Marusic va sulle tracce del georgiano, Romagnoli e Gila si occupano del centravanti belga, Dele Bashiru affianca Guendouzi in mezzo (Rovella è fermo per un turno di squalifica) nel solito 4-2-3-1 molto offensivo schierato finora dal tecnico biancoceleste.
Primi minuti di studio anche se al 3’ Mc Tominay che sfrutta la prima rifinitura dell’asse Di Lorenzo e Politano sulla destra. La Lazio tiene più palla senza affondare però tra la difesa del Napoli, una delle migliori della Serie A, solo Isaksen trova una conclusione pericolosa deviata in angolo da Meret. Il centrocampo biancoceleste tiene bene ma, col passare dei minuti, cresce Kvara sulla destra con Marusic che cerca in tutti i modi di arginare il fantasista di Conte. Peccato che l’arbitro Colombo appesantisca Dia di un giallo ridicolo dopo 20 minuti e la stessa cosa accada per Guendouzi al tramonto di una prima frazione comunque equilibrata. Il direttore di gara non usa, però, lo stesso metro con Di Lorenzo reo di un’entrata pericolosa su Tavares e soprattutto ignori un fallo di mano di Rahmani che blocca una ripartenza pericolosa facendo imbufalire persino Baroni in panchina.
La ripresa si apre con la clamorosa traversa di Dele Bashiru e una Lazio che continua a tenere bene il campo e a ripartire con pericolosità (si fa male Romagnoli dopo un intervento sospetto di Mc Tominay già ammonito, dentro Patric). Il Napoli attacca ma si rende pericoloso solo con un colpo di testa in mischia di Anguissa. L’arbitro Colombo rifila un giallo inesistente ma pesantissimo a Castellanos che salterà il match di lunedì prossimo contro l’Inter, poi Isaksen prima impegna Meret poi realizza il gol da tre punti (il terzo in stagione). Noslin, appena entrato insieme a Pedro, difende palla e lo lancia nello spazio, il danese fa godere i laziali con un sinistro chirurgico: 0-1. Siamo al 79’ ma la Lazio non sbaglia dietro, Baroni inserisce anche Gigot e Lazzari per difendere il prezioso risultato anche nei sei minuti di recupero. Maradona ammutolito, la festa biancoceleste può cominciare.