SERIE A

Tris al Bologna, Lazio da urlo

La Lazio vola, non si ferma più. Batte il Bologna 3-0 con uno strepitoso secondo tempo e tiene il passo delle prime. Cinque vittorie consecutive in campionato, undici nelle ultime dodici partite compresa la coppa, una striscia positiva che non si vedeva da queste partita dal 2017. Una marcia incredibile stavolta griffata dalle reti di Gigot, Zaccagni e Dele Bashiru, con il gentile regalo degli avversari rimasti in dieci poco dopo la mezz’ora per l’ingenua espulsione di Pobega. 
Baroni sceglie Pedro al posto di Isaksen, per il resto è la Lazio provata nella rifinitura con Zaccagni sulla sinistra. Fiducia a Castellanos reduce dal viaggio in Sudamerica, Dia va in panchina dopo la trasferta in Senegal e il virus che lo ha debilitato nelle ultime due settimane. In difesa c’è Luca Pellegrini al posto di Tavares fermatosi in Portogallo dopo l’esordio con la maglia della sua nazionale. Per il terzino romano un cliente molto difficile, Orsolini annunciato in gran forma.
Bologna reduce da tre vittorie consecutive in campionato, con l’ultima sconfitta in Italia che risale addirittura ad agosto. Castro è il terminale offensivo di una squadra solida che trova problemi solo in Champions. 
L’arbitro Rapuano fischia l’inizio e si capisce subito che sarà una gara molto tattica. La squadra di Italiano viene a prendere alta la Lazio, sceglie un pressing molto aggressivo, a volte molto falloso. Baroni ordina il lancio lungo di Provedel per la sponda del Taty per aggirare il muro bolognese. Proprio Castellanos sciupa un’occasione in avvio cercando un pallonetto alla Maradona che si perde lontano dalla porta di Ravaglia, Castro tira al lato da ottima posizione dopo un’azione insistita di Orsolini. A metà primo tempo il primo giallo per Pobega che stende Lazzari, pochi minuti lo stesso centrocampista ospite si lascia andare a un’ingenuità colossale: va in pressing su Guendouzi nell’area laziale, affonda l’entrata in scivolata e finisce così la sua partita per doppia ammonizione. Bologna in dieci ma la Lazio è troppo frenetica nel cercare il vantaggio, sbaglia sempre l’ultimo passaggio. Il primo tempo si chiude sullo 0-0 con tanti rimpianti e Italiano pronto a cambiare qualcosa nella sua squadra nell’intervallo.
Subito Urbanaki e Moro per riequilibrare le forze in campo (a sorpresa esce Orsolini), Baroni è costretto a cambiare Romagnoli e inserisce la torre Gigot. Zaccagni chiede un rigore per un fallo di mano di Freuler, Castellanos si divora il vantaggio di testa. A quel punto il tecnico della Lazio inserisce anche Isaksen e Dia (fuori i vecchietti Pedro e Vecino) e, finalmente arriva il gol dopo minuti di assedio tambureggiante: angolo di Zaccagni, dal rimpallo esce un pallone perfetto per Gigot che segna il primo gol con la maglia biancoceleste. Pochi minuti e il capitano raddoppia sfruttando l’ennesima percussione di Pellegrini: 2-0. A quel punto esce proprio Zaccagni stanchissimo, tocca a Tchaouna così come anche Taty viene richiamato in panchina per Dele Bashiru. Il Bologna si arrende, la Lazio gestisce il pallone per far passare il tempo e cala il tris con Dele Bashiru. Poi solo la festa dei quarantamila dell’Olimpico.