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La Lazio non si ferma più: 2-1 al Cagliari

Apre Dia, pareggio di Luvumbo, decide un rigore di Zaccagni guadagnato da Pellegrini

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Terza vittoria consecutiva, sette in totale in undici partite di campionato, terzo posto ripreso e prova dì maturità superata nonostante stanchezza e idee appannate. La Lazio batte il Cagliari di misura, a Dia risponde Luvumbo, poi, a un quarto d’ora dalla fine, Zaccagni trasforma il rigore da tre punti che fa continuare il volo biancoceleste. 
<Baroni senza l’indisponibile Patric e lo squalificato Tavares presenta la solita Lazio d’assalto. Rientrano Romagnoli e Lazzari, c’è Pellegrini a sinistra mentre a centrocampo torna la coppia titolare Guendouzi-Rovella. In attacco con Dia e Castellanos con Isaksen e Noslin ai lati per il modulo 4-2-3-1. Nicola sceglie Piccoli come terminale offensivo, alle sue spalle Luvumbo e Gaetano con uno schieramento di attesa per provare a colpire in contropiede. L’arbitro Ayroldi fischia l’inizio dopo il solito show di Olympia che, però, atterra in tribuna Monte Mario invece che sulla voliera. Tant’è, si comincia e la Lazio trova subito il gol del vantaggio: punizione da trenta metri di Pellegrini, Meret sbaglia, sulla respinta Dia trova il quarto gol in campionato. Tutto ok? Nemmeno per sogno perché la squadra di Baroni non è al top e si vede, due giorni in meno di riposo rispetto agli avversari pesano, eccome. Così il Cagliari prende fiducia, é fortunato sul palo di Castellanos, ma prende campo senza essere pericoloso. Fino al 41’ quando Luvumbo sfrutta la marcatura da oratorio di uno stralunato Lazzari e con la fortuita deviazione di Gila infila l’1-1 gelando l’Olimpico. Si va al riposo in parità con poche emozioni e la sensazione che la brillantezza della Lazio non sia quella solita soprattutto nella gestione delle ripartenze mal sfruttate in un primo tempo deludente. 
Baroni corre ai ripari, fuori l’ammonito Noslin per Vecino con una squadra più equilibrata e meno offensiva per mascherare la stanchezza. Ci riescono subito i biancocelesti che riprendono campo e cominciano a macinare gioco. Luperto salva sulla linea un gol già fatto, la partita diventa un arrembaggio. Entrano Pedro per Isaksen e Zaccagni per Guendouzi, Nicola risponde con Obert e Viola, al minuto 75’ la svolta: cross di Lazzari, Zortea stende Pellegrini, Ayroldi fischia il rigore netto. Zaccagni fa centro per il 2-1 e, poco dopo, il Cagliari perde la testa col secondo giallo (netto) di Mina e stessa sorte tocca ad Adopo che lascia la sua squadra in nove per una inutile protesta. La Lazio gestisce gli ultimi minuti, sbaglia tanto ma porta a casa la preziosa vittoria con la lingua di fuori. Ora poche ore per recuperare le energie e provare a battere il Porto in Europa prima della trasferta di Monza di domenica con Nesta avvistato in tribuna. Altri due impegni ravvicinati prima della sosta: serve fare il massimo prima di godersi il riposo ma la Lazio non vuole mollare.

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