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Lazio da applausi, tris al Genoa

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Spettacolo e gol: la Lazio vola al quarto posto, liquida la pratica Genoa con un netto 3-0 senza concedere un’occasione agli avversari. Il calcio offensivo di Baroni piace ai 40.000 dell’Olimpico che si stropicciano gli occhi dopo i dubbi estivi per una rifondazione dolorosa ma necessaria. Si era chiuso un ciclo, Lotito e il ds Fabiani hanno trovato la ricetta giusta per ripartire con una squadra nuova che sta facendo innamorare per quel modo di attaccare in massa. Un’altra vittoria interna, l’Olimpico è un fortino che ha regalato 13 punti su 16 totali. Apre una perla di Noslin poi nel finale di un secondo tempo gestito con intelligenza, Pedro e Vecino chiudono i giochi nonostante l’assenza inattesa di Zaccagni. Prima partita senza subire in campionato e soprattutto la certezza che, chiunque entri in campo, dà il massimo. La strategia di Baroni, appunto, che ha coinvolto tutto il gruppo creando una straordinaria empatia con i suoi calciatori. 
«Nessuno deve restare indietro», un vecchio adagio usato dal tecnico con Noslin, recuperato alla causa dopo la squalifica europea e qualche prestazione negativa. Ebbene, l’olandese volante ha realizzato il suo secondo gol in campionato con un’azione bellissima per tecnica e velocità. Il Genoa ha resistito 21 minuti poi si è arreso all’assenze e ai limiti strutturali di una squadra che da oggi avrà Balotelli ma è stata colpevolmente smontata nell’ultimo mercato. Gilardino sta facendo il possibile ma sono troppe le lacune, sarà difficili salvarsi. Ma torniamo al capolavoro di Baroni che ha regalato al calcio un nuovo Pedro, classe e genialità al servizio dei più giovani e di una squadra in cui tutti si sacrificano. Ieri un altro gol (quattro tra campionato e coppa) e un ingresso devastante per il Genoa. Scatti e guizzi da campione, un ragazzo di 37 anni che insegna calcio in mezzo al campo. Il colpo di testa di Vecino in pieno recupero ha permesso alla Lazio di calare il tris grazie all’ennesimo (sono sette) assist di Nuno Tavares, sempre un fattore determinante nelle partite della Lazio. Il portoghese si sta confermando uno degli acquisti migliori degli ultimi anni, un grande colpo di Fabiani capace di prenderlo per una manciata di milioni, una cifra irrisoria rispetto al reale valore del «treno» portoghese. 
La squadra di Baroni fa sognare anche per la capacità di correre più degli avversari, stavolta nonostante le sole 64 ore di distanza dalle fatiche olandesi. Si temeva molto questa gara, la Lazio ha controllato l’avversario con intelligenza lasciando le briciole a un Genoa in chiara difficoltà. Ora giovedì sera la trasferta di Como e lunedì il Cagliari all’Olimpico per continuare a sognare prima dell’impegno contro il Porto e quello successivo di Monza che chiuderà questo ciclo di partite prima della sosta di metà novembre. Per ora solo applausi, la strada è lunga ma nessuno vuole mollare sul più bello.
 

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