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Impresa sfiorata, Lazio eliminata

Doppietta di Castellanos, il gol nel finale di Milik porta la Juve immeritatamente in finale

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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La Lazio sfiora l’impresa, trova la straordinaria doppietta di Castellanos ma subisce nel finale la beffa col tap-in di Milik. In finale di Coppa Italia ci va immeritatamente la Juve inguardabile di Allegri.
</DC>Peccato perché la squadra di Tudor tira fuori dal cilindro una delle migliori prestazioni della stagione e avrebbe meritato di giocare almeno i supplementari. Ma il calcio sa essere spietato e così ora rimangono cinque partite per provare a restare aggrappati almeno all’Europa più piccola. Per la Juve un risultato importante ma per andare in Champions ci sarà da soffrire nelle ultime gare se il livello di gioco è questo.
Tudor punta ancora su Castellanos, dietro di lui agiscono Luis Alberto e Felipe Anderson mentre a centrocampo torna la coppia Guendouzi- Cataldi dopo che Kamada ha dato forfait alla vigilia. Gli esterni sono Hysaj e Marusic con i lungodegenti Provedel e Zaccagni ancora fuori. Si rivede in panchina Immobile dopo il problema fisico che lo ha fermato nell’intervallo del derby. Allegri recupera tutti preferisce Alex Sandro a Rugani e punta sulla coppia Vlahovic letale sia nella gara d’andata che nella sfida di Torino di campionato. Arbitra Orsato davanti a oltre 40.000 con almeno 10.000 juventini sparsi tra curva e tribune.
Il primo squillo è bianconero con Cambiaso che tira al lato da dentro l’area ma non fa cambiare l’atteggiamento delle Lazio, comincia a martellare sulla sinistra con Marusic e Luis Alberto molto ispirato. Spinge Guendouzi al centro della manovra, si fa apprezzare il francese che oscura il connazionale Rabiot. Al 12’ la banda di Tudor trova l’episodio giusto: angolo del mago, stacco di Castellanos che infila Perin. L’1-0 non cambia lo spartito, possesso palla Lazio e ripartenze della Juve. Una gran respinta di piede di Mandas su girata di Vlahovic e un colpo di testa di Bremer su angolo di Kostic sono la produzione offensiva dei bianconeri. Fortunati al tramonto del primo tempo quando la scivolata di Danilo lancia Taty davanti a Perin ma il centravanti argentino trova le manone del portiere a bloccare a strozzare l’urlo dell’Olimpico. Il fischio finale di Orsato manda tutti negli spogliatoi tra gli applausi dei tifosi laziali per un 62% di possesso palla che dice la verità sul dominio biancoceleste. 
La ripresa si apre con l’ingresso di Patric per Gila e con la grande illusione: assist al bacio di Luis Alberto e doppietta di Castellanos. Incredibile, vantaggio recuperato e tutto in bilico con un aggravante per la Lazio, la stanchezza. Col passare dei minuti cresce la Juve e non bastano i cambi di Tudor a rivitalizzare la squadra, entrano Vecino, Rovella e Immobile, stavolta il jolly lo pesca Allegri: dentro Milik e Weah. Manca poco alla fine e il polacco mette il porta il gol qualificazione della Juve su assist del francese, poco dopo essere entrato. 
Ultjmi minuti con Pedro tutti all’arrembaggio ma finisce 2-1, quasi una beffa perché la Juve ha raccolto molto più di quanto seminato contro una Lazio applaudita alla fine da tutto lo stadio..
 

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