SERIE A
Squillo Lazio a Marassi
La Lazio rivede l’Europa, passa a Marassi contro il Genoa, vince la quarta gara delle ultime cinque di campionato e conquista il sesto posto virtuale di una classifica con troppi asterischi per illudere. La magia di Luis Alberto regala tre punti pesanti e la sensazione che il gruppo non abbia mollato e voglia ancora provare a salvare la stagione.
Tant’è si parte col mago spagnolo declassato: niente fascia da capitano al braccio che viene presa da Marusic. . Luis Alberto gioca con Felipe, pure lui in partenza, dietro a Castellanos, conferma per tutti gli undici sono scesi in campo nell’ultima gara all’Olimpico. Genoa con qualche defezione eccellente (Bani e Messias su tutti) ma con la spinta di Marassi stracolmo di entusiasmo per l’ottima stagione dei rossoblu.
Primo tempo inguardabile, sotto ritmo, con poca voglia di creare gioco. Tutto sbagliato, tre angoli a favore che lanciano i contropiedi del Genoa, non uno straccio di tiro in porta (ma non è una novità a prescindere dall’allenatore di turno), giocatori che passeggiano in campo, tutti. Kamada, Anderson e Luis Alberto cercano di capire le indicazioni di Tudor ma la manovra non decolla. Retegui calcia alto, Vazquez spreca in mischia, Casale lancia Ekuban che fallisce il diagonale vincente. In mezzo il problema al polpaccio di Lazzari che costringe Tudor
Senza sudare troppo il Genoa va al riposo con tanti rimpianti per il modesto 0-0 Ma nella ripresa, c’è un’altra Lazio (entra Romagnoli per Casale): non ruba l’occhio ma comincia a macinare l’avversario ed è subito pericolosa con Luis Alberto che impegna il portiere Martinez in una deviazione in angolo. La partita gira con Felipe che sfiora il vantaggio e poi inventa al 67’ la giocata vincente: assist al bacio per Kamada, il giapponese s’inserisce e serve a Luis Alberto il gol da tre punti (velo intelligente di Vecino).
La rete mette le ali alla Lazio, Tudor inserisce Pedro e Cataldi (escono Castellanos e Felipe), Gilardino risponde con Ankeye, Sabelli, l’ex Badelj e Thorsby. Nel finale minuti anche per Rovella che entra al posto del migliore in campo per distacco: Luis Alberto, la squadra di Tudor si chiude dietro ma non rischia mai e porta a casa un successo prezioso.
Adesso martedì contro la Juve per cercare la rimonta e una finale di Coppa Italia che darebbe un altro sapore alla stagione. Poi il Verona all’Olimpico per continuare a risalire in campionato: impegni complicati e Tudor spera di recuperare qualche senatore fermo ai box da troppo tempo. Provedel, Zaccagni, Guendouzi e Immobile possono dare un’ulteriore spinta alla Lazio. Che ha bisogno di tutti in queste ultime gare che possono contribuire a restituire una classifica dignitosa alla squadra che aveva chiuso nel 2023 al secondo posto.