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Lazio, Tare resta e Sarri rinnova

Il ds convinto che il tecnico accetti il prolungamento del contratto fino al 2025

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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«Per me è un grande onore lavorare per la Lazio», parole di Igli Tare. Il ds resta, non si muove, a breve perfezionerà il rinnovo di contratto fino al 2025 con il presidente Lotito. Mai avuto screzi col capo, qualche veduta differente certamente, ma il rapporto è saldo. Nelle ultime settimane, poi, Tare ha avuto modo di parlare più spesso del solito con Sarri, alcuni nodi sono stati sciolti anche se è evidente che la valutazione su alcuni giocatori sia differente (Cabral, ad esempio). A chi gli sta vicino, il diesse continua a ribadire che è solo questione di tempo, ma il prolungamento di contratto del tecnico non è in discussione («Sta bene qui, non va da nessuna parte», ribadisce Tare).
Si aspetta il 31 marzo, l’approvazione della semestrale con Lotito che sta cercando di sistemare i conti per aggirare il problema dell’indice di liquidità. Si presenterà davanti al suo tecnico con maggiori certezze sul budget a disposizione per rivoluzionare un gruppo che perderà almeno 4-5 giocatori a parametro zero. Milinkovic è in bilico, come ogni anno peraltro, ma dare per scontata la sua cessione è esagerato. Manchester United e Psg sono pronte, partirà solo con un’offerta da almeno 70 milioni. A quel punto i soldi da reinvestire sarebbero molti di più rispetto ai soliti 25 milioni. In questo momento si lavora sui parametri zero che consentirebbero, di prendere buoni giocatori senza spese eccessive per i cartellini (usciranno ingaggi pesanti come quelli di Leiva, Muriqi e Acerbi). Oltre a Romagnoli (siamo alla stretta finale), si seguono il portiere Ospina, il difensore N’Koulou, i centrocampisti Bernardeschi e Vecino, l’attaccante Mertens che per Sarri potrebbe essere l’ideale vice Immobile se non rinnoverà col Napoli. Qualcuno di questi arriverà e, a quel punto, nei ruoli scoperti il tecnico potrà essere accontentato con giovani italiani di prospettiva come Carnesecchi, Casale e Lucca, tanto per fare qualche nome. Senza dimenticare le piste estere da sempre molto battute dal diesse Tare. Che è sempre al centro del progetto della Lazio.

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