Ci risiamo
Lazio, chiarezza da parte di tutti per ripartire
Ci risiamo. Dopo un anno ricco di successi e qualche rimpianto per il quarto posto finale, siamo tornati al punto di partenza. Nel gioco dell’Oca biancoceleste, Inzaghi manda messaggi in televisione, il presidente Lotito resta in silenzio, Tare tesse la tela per progettare la nuova Lazio e mediare su posizioni non sempre convergenti. Il tecnico ha un altro anno di contratto, deve rinnovare perché si è guadagnato sul campo la conferma conquistando risultati fantastici.
Ma, come 14 mesi fa, cominciano a uscire voci sulla tentazione Juve soprattutto se dovesse diventare realtà il divorzio anticipato con Sarri. Tutti temporeggiano quando, invece, la Lazio dovrebbe provare a sfruttare il vantaggio di poter pianificare in anticipo la prossima stagione rispetto a tante concorrenti impegnate nella fase finale delle Coppe europee. Non si può e non si deve aspettare che si sistemino altre panchine eccellenti prima di sposare con entusiasmo il progetto Lazio. Così come, dall’altra parte, Lotito deve garantire a Inzaghi una rosa più lunga e di qualità per affrontare le tre partite a settimana con risultati differenti rispetto a questa stagione.
Al massimo entro questa settimana bisogna fare chiarezza su Inzaghi e su altri rinnovi dei big per «aggredire» il mercato anche grazie ai milioni che la partecipazione alla prossima Champions League garantisce alla casse biancocelesti. Almeno quattro rinforzi di livello più Escalante per non rischiare figuracce nella coppa dalle grandi orecchie. Perchè, nel frattempo, gufi e seminatori di veleno sono ripartiti con la solita stucchevole storiella: quando si vince è merito di Inzaghi, quando si perde è colpa di Lotito che subisce attacchi giornalieri su tutti i fronti. Inzaghi vuole una grande Lazio, il presidente tirchio non vuole raggiungere grandi traguardi. Basta! Il futuro biancoceleste deve ripartire da un triumvirato straordinario: Lotito-Tare-Inzaghi, solo così si può continuare a crescere.