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Il burattinaio si dimentica del calendario

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Alla faccia del capo del calcio, il burattinaio che tira i fili dei palazzi del potere. «Lotito si acchitta pure i calendari», anche questa falsità si è dovuta ascoltare negli ultimi mesi. Stavolta i teorici del complotto laziale per vincere lo scudetto si devono arrendere alla realtà di una scelta della Lega che di certo non favorisce la banda Inzaghi. Quindi dopo una federazione asservita al «grande vecchio» Lotito, ma che però apre inchieste a raffica sul presidente biancoceleste dimenticandosi di indagare sulle discutibili dichiarazioni di Gasperini, ecco anche la Lega calcio voltare le spalle al padrone del vapore.

La premessa è d’obbligo, siamo di fronte a un finale di campionato in cui ci sarà qualcuno sfavorito dai tragici eventi degli ultimi mesi, altri club che avranno benefici. Nessuna lamentela quindi, solo una constatazione della realtà spesso mistificata da alcuni organi di informazione in aperta guerra contro il numero uno della Lazio. Nelle prime nove partite post-covid si scopre che Inzaghi giocherà cinque volte ogni tre giorni e sei volte su nove alle 21.45. La Juve, tanto per fare un esempio, scende in campo sette volte su nove di notte e sempre per sette volte avrà il vantaggio di giocare con quattro giorni di riposo tra un turno e l’altro. Si vede che Lotito si sarà distratto anche stavolta.

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