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Reunion Oasis, per Noel e Liam Gallagher è l'ora della rinascita

Carlo Antini
Carlo Antini

Parole e musica come ascisse e ordinate

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Noel e Liam Gallagher. Amore e odio di due fratelli che hanno incendiato i palchi di mezzo mondo, sfasciato chitarre, fatto innamorare milioni di fan e mandato tutto all’aria sbattendo la porta. Ma la musica non si dissolve facilmente. Resta sotto la pelle e torna in superficie quando meno te l’aspetti. Come un fiume carsico. Come gli Oasis. L’orizzonte della Manchester operaia, uno scenario difficile che riesce a dar vita a una band capace di stravolgere il mondo della musica con canzoni che raccontano le speranze e i sogni di cinque adolescenti in fuga dalla grigia realtà in cui vivevano. Poi la nascita del brit pop, la consacrazione come portavoce della working class e il fenomeno della «OasisMania». Uno stile che dà un’impronta decisiva al pop degli anni Novanta. E non solo. Un gusto per la melodia retrò che strizza l’occhio agli anni d’oro dei Beatles e si intreccia con arrangiamenti moderni e graffianti. Dettano la linea ed è con loro che bisogna fare i conti. Necessariamente. È bastato annunciare la reunion dei fratelli Gallagher per mandare in tilt le piattaforme di vendita. In poche ore. Il tour «Oasis Live ’25» toccherà Regno Unito, Irlanda, Nord America e Messico. Col sogno di portarli anche in Italia, magari nel 2026.

La loro vita e la musica vengono raccontati oggi in «Definitive Oasis», la biografia della band di Manchester già in vendita nelle librerie. Scritta da Matteo Modafferi e Francesco Sciarrone, è un libro capace di non tralasciare nessun dettaglio della carriera del quintetto britannico e che consente al lettore un’esperienza mai proposta prima. Con la prefazione di Alan McGee e i contenuti di Brian Cannon e Anjali Dutt, oltre alle foto dei migliori fotografi che hanno immortalato la band in giro per il mondo, «Definitive Oasis» è un viaggio immersivo nella storia degli Oasis e dell’Inghilterra degli anni Novanta. Si distingue per completezza e precisione nonostante la sfida rappresentata dalla vasta mole di fonti e dichiarazioni spesso contrastanti tra loro rilasciate da parte degli stessi protagonisti. Dal racconto dell’incontro dei loro genitori, l’infanzia, la scuola, i primi concerti, fino ad arrivare alla consacrazione dei due concerti di Knebworth e alla crisi delle registrazioni di «Be here now», «Definitive Oasis» analizza ogni aspetto e ogni momento della storia dei membri della band, utilizzando un archivio fotografico che alterna immagini rare a merchandising, foto, scansioni di riviste d’epoca e memorabilia personali che hanno messo a disposizione direttamente i fan. Il libro contiene anche un ricco apparato di Qr code che permettono al lettore di vedere e ascoltare contenuti extra disponibili su YouTube come audio dei demo, video ufficiali, concerti e apparizioni televisive. «Definitive Oasis» si presenta non solo come una semplice biografia ma è un viaggio multimediale nella vita e nell’opera di una delle band più iconiche degli ultimi trent’anni. Un libro pensato per i loro fan di lunga data e per chiunque voglia scoprire l’impatto che le canzoni degli Oasis hanno avuto sul mondo della musica. «Penso che diventeremo la band più importante del mondo - hanno ammesso senza falsa modestia i Gallagher qualche tempo fa - Penso che, se il tempo sarà dalla nostra parte e non succederà qualche stronzata, e nessuno di noi morirà, saremo i nuovi Beatles». Ma d’altra parte erano anche consapevoli che «se fosse vivo John Lennon ci odierebbe. Sarebbe venuto da noi a dire: “Voi mi avete fottuto una fottuta canzone, voglio i fottuti diritti d’autore”». Lucidità e contraddizioni di una reunion che a nessuno sembrava più possibile.

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