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I Coldplay annunciano la fine: "Dodici album e poi basta"

Dodici non è un numero a caso. E lo sa bene Chris Martin, il cantante dei Coldplay che durante un’intervista rilasciata a Apple Music annuncia la fine dell’attività in studio della band. «Faremo solo 12 album veri e propri e questo è vero - ha detto Chris Martin a Zane Lowe - Sì lo prometto. Perché meno è meglio, e per alcuni dei nostri critici ancora meno sarebbe ancora di più! È davvero importante avere questo limite». A chi gli chiede perché sia stato scelto proprio questo numero Martin risponde senza pensarci due volte: per emulare i miti del rock che li hanno preceduti. «Ci sono solo sette Harry Potter. Gli album dei Beatles sono solo 12 e mezzo, Bob Marley circa lo stesso, quindi tutti i nostri eroi - prosegue la popstar - Inoltre avere questo limite significa che il controllo della qualità è così alto in questo momento, il che è fantastico. E così, anche laddove potremmo essere in una fase di rilassamento, stiamo cercando di migliorare».

La decisione di Chris Martin & co. può sembrare impopolare ma va dato merito alla consapevolezza dei quattro musicisti inglesi. Meglio dire basta quando si è ancora all’apice della popolarità e dell’ispirazione piuttosto che finire nel vortice della stanca ripetizione di cliché confortevoli ma artisticamente poco significativi. Troppo spesso è proprio questo l’epilogo dell’avventura musicale di molti artisti di successo. Onore ai Coldplay, dunque. La fine agli album in studio, però, non corrisponderà alla fine dell’attività live. Chris Martin e gli altri Coldplay (Jonny Buckland, Guy Berryman e Will Champion) hanno rassicurato i fan su tutta la linea: «Continueremo in qualche modo ma sento qualcosa sul futuro dei Coldplay - ha proseguito Martin - Non so da dove vengano le canzoni. Non so da dove vengano le idee, ma da circa 4 o 5 anni continuo a dirmi: "Deve finire così" e mi fido di questo proprio come mi fido delle canzoni».

  

Intanto è scattato il conto alla rovescia per la pubblicazione del decimo album in studio (il terz’ultimo) «Moon Music» atteso per venerdì 4 ottobre. L’album è stato già anticipato da due singoli di successo: «feelslikeimfallinginlove» e «We pray» in collaborazione con Burna Boy, Little Simz, Elyanna e Tini. Sui social è già scattata un’attesa spasmodica per l’ascolto degli altri brani inediti. Tutto questo proprio quando la band britannica è all’apice del successo, protagonista della tournée dei record ancora in corso «Music of the Spheres World Tour». Oltre due ore di live tutte d’un fiato in cui la popolarità delle canzoni in scaletta si intreccia alla capacità di coinvolgere il pubblico con una performance emozionante e attenta all’ambiente. È il primo tour rock (e il secondo in assoluto) a incassare più di 1 miliardo di dollari. E le prossime date live li vedranno ancora impegnati in Australia e Nuova Zelanda a partire dalla fine di ottobre. Nel 2025 Chris Martin e soci saranno protagonisti anche negli stadi asiatici, oltre a esibirsi in una serie di concerti estivi annunciati nel Regno Unito tra cui 8 date allo stadio Wembley. Lo show non è ancora finito.