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Liam e Noel Gallagher fanno pace, la rivincita degli Oasis

Carlo Antini
Carlo Antini

Parole e musica come ascisse e ordinate

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L’ultima volta che sono saliti insieme sul palco sono volate le chitarre. Nel vero senso della parola. Erano nei camerini dietro il palco del festival «Rock en Seine» a Parigi. L’ennesima litigata. Vecchi rancori, nervosismo a fior di pelle e parole grosse. Finché Liam non ha impugnato come una mazza la chitarra preferita di Noel e, fortunatamente, invece di spaccargliela in testa l’ha disintegrata sul pavimento. Scrivendo la parola fine a una delle band regine del britpop.

Da quel giorno sono passati esattamente 15 anni. Intrisi di silenzi, frecciate, veleni incrociati e battute a distanza. Ma anche di indiscrezioni, telefonate notturne, richieste di perdono e dediche durante i rispettivi concerti solisti. L’ultima l’ha fatta lo stesso Liam sul palco del festival di Reading prima di suonare «Half the world away»: «Al migliore autore di canzoni che abbia mai conosciuto». Chissà chi era. Nelle ultime settimane le voci si sono rincorse all’impazzata. Sempre più insistenti. Fino a quando l’annuncio sui social ha dato l’ufficialità definitiva: «Le armi sono state messe a tacere. Le stelle si sono allineate. La grande attesa è finita. Venite a vedere. Non si vedrà in televisione». Poche laconiche parole. Che, però, hanno riacceso la storia. Quella di due fratelli di Manchester che hanno scritto un pezzo di epopea rock. Gli Oasis tornano insieme. E lo fanno a poche ore dal trentesimo anniversario del loro primo album «Definitely Maybe» pubblicato il 29 agosto 1994. Da quel giorno una cavalcata che, in pochi anni, li ha portati sul tetto del mondo. Grazie a hit diventate presto dei classici: da «Supersonic» a «Wonderwall», da «Don’t look back in anger» a «Live Forever» e «Champagne Supernova». Ed è proprio da qui che riparte la storia dei fratelli coltelli.
Un messaggio social annunciato da giorni e arrivato puntuale alle 8 del mattino. Gli Oasis sono pronti a una tournée di 14 date in Regno Unito e Irlanda. Si partirà il 4 e 5 luglio 2025 dal Principality Stadium di Cardiff, in Galles, per proseguire con altre quattro date (11-12-19 e 20 luglio) nella loro Manchester a Heaton Park. Il cuore di tutto allo stadio Wembley di Londra dove si esibiranno il 25 e 26 luglio e il 2 e 3 agosto. Ma non finirà qui. Altri due concerti allo Scottish Gas Murrayfield Stadium di Edimburgo (8 e 9 agosto) e altrettanti al Croke Park di Dublino il 16 e 17 agosto. Ma sono già in programma nuove date dell’«Oasis Live ’25» anche fuori dall’Europa. Per ora l’Italia resta a bocca asciutta ma non è detta l’ultima parola. Molto dipenderà da come andrà la prevendita dei biglietti che inizierà sabato 31 agosto. E non abbiamo dubbi che andranno sold-out in pochi minuti. Venerdì 30 agosto sarà anche pubblicata l’edizione Deluxe di Definitely Maybe» in occasione del trentesimo anniversario della prima pubblicazione. E la nuova riedizione conterrà brani registrati e poi scartati dalla sessione ai Monnow Valley Studios, insieme agli outtake dalla versione definitiva dell’album registrati ai Sawmills Studios in Cornovaglia.

Ma è davvero possibile che le tensioni tra Noel e Liam Gallagher siano tutte alle spalle? Non ci giureremmo. «Pecunia non olet», dicevano i latini. Tra biglietti, sponsorizzazioni, merchandising e video, la reunion potrebbe fruttare almeno 400 milioni di sterline. E i due fratelli potrebbero guadagnare 50 milioni a testa. A noi, però, piace pensare che abbia vinto il rock. Lo show è appena cominciato.

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