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Deep Purple, la vera storia di "Smoke on the water" diventa un videoclip

Carlo Antini
Carlo Antini

Parole e musica come ascisse e ordinate

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Un riff che ha spinto milioni di ragazzi a imparare a suonare la chitarra. Per il rock è un po’ l’equivalente dell’attacco della quinta sinfonia di Beethoven con il «destino che bussa alla porta». In questo caso, però, il destino è quello di una band che sarebbe diventata un punto di riferimento indiscusso nella storia dell’hard rock. Oggi «Smoke on the water» dei Deep Purple torna alla ribalta con la pubblicazione del suo primo videoclip ufficiale a distanza di oltre cinquant’anni dall’uscita dell’album «Machine Head» del 1972 (che verrà ripubblicato a fine mese).

Il video animato, ideato dalla Chiba Film, narra la storia dell’episodio che ha ispirato la composizione del brano. Tutto iniziò il 4 dicembre 1971, quando Frank Zappa e i suoi Mothers of Invention si esibirono al Montreux Casinò, in Svizzera. Improvvisamente uno spettatore sparò un razzo di segnalazione sul tetto in legno, mandando in fumo l’intero locale. Schiacciati tra il pubblico c’erano anche i Deep Purple che avrebbero voluto registrare il loro nuovo album «Machine Head» proprio all’interno di quel casinò. Dopo il panico e la fuga, Ian Gillan e gli altri videro il fumo dell’incendio disperdersi sulla superficie del lago Lemano all’ora del tramonto. E quella visione segnò per sempre le loro vite. La band fu costretta a registrare «Machine Head» all’interno della Rolling Stones Mobile, lo studio di registrazione mobile di Mick Jagger. Ma il ricordo di quel concerto di Frank Zappa divenne eterno attraverso i celebri versi «Smoke on the water and fire in the sky».

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