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Sanremo 2024, al Festival vince l'amarcord. Giorgia e Ramazzotti all'Ariston

Carlo Antini
Carlo Antini

Parole e musica come ascisse e ordinate

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Amarcord a Sanremo 2024. Sotto i riflettori del Teatro Ariston, Amadeus darà spazio anche a tre brani che hanno fatto non solo la storia del Festival ma quella dell’intera canzone italiana. Tra qualche giorno, infatti, scoccheranno emozionanti anniversari per Giorgia - «E poi», Eros Ramazzotti «Terra promessa» e Gigliola Cinquetti «Non ho l’età». Bastano i titoli per cominciare a canticchiarle e rivivere nella memoria le emozioni speciali dei Festival che le hanno lanciate e accompagnate al successo. Vediamo nel dettaglio il programma di Sanremo 2024 per capire quando le ascolteremo di nuovo. Mercoledì 7 febbraio si esibirà Giorgia che nel 1994 si mise in luce con «E poi». Nella sezione «Nuove Proposte» arrivò al settimo posto ma ottenne in poco tempo il gradimento di un pubblico vastissimo. Un aneddoto legato a quell’edizione riporta alla mente Pippo Baudo che, nel momento in cui la canzone venne presentata, attribuì erroneamente il cognome «Rinalduzzi» a Giorgia che, di fatto, si chiama «Todrani». Solo alla fine dell’esibizione, Pippo si accorse dell’errore e si corresse. Giovedì 8 sarà, invece, la volta di Eros Ramazzotti: riproporrà «Terra Promessa» che nel 1984 vinse tra le «Nuove Proposte». Gli anniversari di Sanremo termineranno nella finale di sabato 10 con Gigliola Cinquetti che nel 1964, appena sedicenne, si aggiudicò il Festival con «Non ho l’età». Nonostante la vittoria il disco fu in testa alle classifiche dei singoli solo per due settimane.

Accanto ai protagonisti degli anniversari celebrati all’Ariston, però, molti artisti sono rimasti a bocca asciutta. Ad esempio è stata ignorata l’edizione di 50 anni fa. Proprio nel 1974 a vincere fu Iva Zanicchi con «Ciao cara come stai?». In tutte le interviste la cantante ha sempre detto che sarebbe tornata volentieri a Sanremo non come cantante in gara ma come ospite. Evidentemente dovrà aspettare ancora. Così come non tornerà Al Bano che, 40 anni fa, si aggiudicò il Festival in coppia con Romina cantando «Ci sarà». Un altro boccone amaro da mandar giù per il cantante di Cellino San Marco che commenta così: «Strano no? Evidentemente il mondo delle ingiustizie va avanti. Non voglio far polemica ma mi auguro che questa cosa la notino anche gli italiani». La lista degli anniversari ignorati è ancora lunga e comprende anche Aleandro Baldi che ha vinto nel 1994 con «Passerà» (scritta da lui con Bigazzi e Falagiani), Andrea Bocelli anche lui vincitore nel 1994 ma nella categoria «Giovani» con «Il mare calmo della sera» di Felisatti e Nuti e Marco Masini che ha vinto nel 2004 con «L’uomo volante» (scritta da lui con Beppe Dati). Ci avviciniamo ai giorni nostri con Arisa che ha vinto nel 2014 con «Controvento» di Giuseppe Anastasi. Fino ad arrivare a Rocco Hunt che, sempre nel 2014, ha vinto nella categoria «Giovani» con «Nu jorno buono». Una cosa, però, è certa. Per celebrare insieme tutti questi anniversari, cinque serate di Festival non bastano.

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