Annalisa, Anna, Angelina Mango e Madame: la carica delle donne fa vendere di più
La musica italiana parla sempre più al femminile. Nelle classifiche di vendita si moltiplica la presenza delle artiste donne, come testimonia la Top Of The Music FIMI/GfK del 2023. Solo un anno fa nelle prime 20 posizioni della chart Singoli erano presenti 4 artiste donne. Nel 2023, invece, la quota sale a 7 e arriva addirittura a 12 nei primi 30 posti (contro le 7 del 2022) per una quota pari al 40% del segmento di chart. Si tratta del dato più alto degli ultimi dieci anni e apre a un’ottimistica curva di crescita. In generale, però, è l’intero comparto della musica italiana che continua a ottenere risultati più che lusinghieri, soprattutto se paragonati a quelli che si registravano fino a qualche anno fa. Gli artisti italiani sono in vetta ovunque, per nulla intimoriti dalle corazzate del rock anglosassone e dell’R&B a stelle e strisce. A conquistare la vetta della classifica Album & Compilation (che include i canali fisico, digitale e streaming premium) è «Il coraggio dei bambini» di Geolier, seguito da «Sirio» di Lazza e da «La Divina Commedia» di Tedua. Oltre il podio troviamo Pinguini Tattici Nucleari con «Fake news», Marco Mengoni - «Materia (Prisma)», Sfera Ebbasta - «X2VR», Shiva - «Milano demons», Tananai - «Rave, eclissi», Guè - «Madreperla» e Ultimo - «Alba». D’impronta sanremese è, invece, il podio dei singoli (download e streaming premium) che è guidato da «Cenere» di Lazza, mentre «Due vite» di Marco Mengoni e «Supereroi» di Mr. Rain si posizionano rispettivamente al secondo e al terzo posto. Poi la classifica prosegue con Finesse feat. Shiva, Sfera Ebbasta & Guè - «Gelosa», Tananai - «Tango», Ava - Anna e Capo Plaza con «Vetri neri», Annalisa - «Mon amour», The Kolors - «Italodisco», Bizzarrap & Quevedo - «Music Sessions Vol. 52» e Geolier con «Come vuoi».
«Il bilancio del 2023 è estremamente positivo per la musica italiana che ricopre l’80% della chart album: un dato che solo dieci anni fa si fermava al 63%. È un risultato considerevole nella cornice di un’industria fortemente soggetta a rivoluzioni tecnologiche ma che mette sempre al centro la creatività umana», commenta Enzo Mazza, Ceo Fimi. Il forte impegno dell’industria nel continuare a supportare i propri talenti emerge anche dai risultati delle certificazioni assegnate nell’anno che si è appena concluso, per un totale di 1.181 titoli, suddivisi tra 160 album, 2 compilation e ben 1.019 singoli. Più internazionale, invece, la classifica Vinili, capitanata dall’inossidabile «The dark side of the moon» dei Pink Floyd, seguito da «Cvlt» di Salmo & Noyz Narcos e da «X2VR» di Sfera Ebbasta. Nel 2023 lo streaming ha dominato incontrastato i consumi italiani, con oltre 71 miliardi di stream (comprensivi di premium e free) e una crescita del 15,9% rispetto all’anno precedente. A superare la soglia dei 10 milioni di streaming sono stati ben 793 album: un importante risultato che segna +235 titoli rispetto al 2022. E l’era della musica liquida è appena iniziata.