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Vasco Rossi, Laura Pausini e Robbie Williams si confessando nei docufilm

Carlo Antini
Carlo Antini

Parole e musica come ascisse e ordinate

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Da Robbie Williams e Laura Pausini a Vasco Rossi e Achille Lauro. Sono sempre più numerose le star della musica che decidono di confidarsi davanti alla telecamera di un docufilm. Video-interviste fiume, racconti in prima persona che svelano segreti e mettono a nudo sfera pubblica e privata dei personaggi più amati dal pubblico.

Anni fa furono i Negramaro che si raccontarono ne «L’anima vista da qui» diretto da Gianluca Grandinetti e presentato al Festival del cinema di Roma. Più di recente a un docufilm si è affidata anche Laura Pausini in «Piacere di conoscerti» in cui mostra alcuni momenti della vita privata e aspetti della personalità poco noti al pubblico. Alla Pausini ha risposto Emma Marrone con «Sbagliata - Ascendente leone». Il progetto racconta la vita della cantante lontana dagli impegni lavorativi, tra cui X Factor, il tour seguito al sesto album «Fortuna», la serie tv diretta da Muccino e la partecipazione al 72º Festival di Sanremo. Gli artisti uomini non sono da meno. Tra i pesi massimi Tiziano Ferro che, nel suo omonimo «Ferro», rivela vari aspetti della sua vita: dal bullismo subìto a scuola al lungo percorso che lo ha portato al coming out, dal peso eccessivo raggiunto in adolescenza al conseguente dimagrimento, fino ad arrivare alla dipendenza dall’alcol. Negli ultimi mesi la scena è stata occupata da Vasco Rossi. «Il Supervissuto» è stato girato in gran parte durante gli anni della pandemia, un momento di inaspettata pausa dai soliti, innumerevoli impegni della rockstar. Un’occasione unica per trovare il tempo di guardarsi indietro e ripercorrere i momenti più importanti della carriera. Perfino Zucchero ha ceduto all’idea e in «Sugar Fornaciari» si racconta attraverso le parole di colleghi e amici come Bono, Sting, Brian May, Paul Young, Andrea Bocelli, Salmo, Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Roberto Baggio, Jack Savoretti, Don Was, Randy Jackson e Corrado Rustici. Neanche all’estero stanno a guardare. «Robbie Williams», la serie diretta da Joe Pearlman, ripercorre i 25 anni di carriera dell’ex Take That e si propone di mettere in mostra soprattutto il lato umano dell’artista britannico.

Fino alle nuove generazioni. Nel 2020 è arrivato «Famoso» di Sfera Ebbasta che racconta la storia del rapper e accende i riflettori sulla sua inarrestabile scalata: dai video su YouTube del 2014 alla conquista dei palchi europei. Mahmood ha risposto con l’omonimo film che ricostruisce il suo percorso da rivelazione a Sanremo a superstar globale. «Bruciasse il cielo», invece, è il documentario che racchiude video inediti che tratteggiano il successo e l’intimità di Blanco: dal viaggio in America alla voglia di sfuggire alla solitudine. Nelle ultime settimane ha risposto all’appello Achille Lauro che, solo qualche giorno fa, ha presentato «Ragazzi Madre - L’Iliade»: racconti, ricordi e video originali che ripercorrono la carriera del ragazzo partito da Montesacro e arrivato fino al Palazzo delle Nazioni Unite di New York.

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