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Depeche Mode, lo spirito pop rinasce nei videoclip di Corbijn

Carlo Antini
Carlo Antini

Parole e musica come ascisse e ordinate

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Immagini che mostrano lo spirito di un’epoca con tutta la carica pop dei Depeche Mode. I cortometraggi che Anton Corbijn ha girato tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90 sono più che semplici videoclip. Si tratta di preziose testimonianze sul delicato passaggio della band inglese allo status di popstar. Oggi per la prima volta in Dvd e Blu-ray esce «Strange/Strange Too», la collezione di video musicali dei Depeche Mode girati in Super 8 da Anton Corbijn. Precedentemente pubblicati singolarmente in formato Vhs e Laserdisc, «Strange» (1988) e «Strange Too» (1990) sono raccolte di provocatori e visionari cortometraggi che fotografano l’evoluzione della band a cavallo tra le sperimentazioni in bianco e nero e la popolarità del colore.

Disponibile come se fosse una singola collezione, «Strange/Strange Too» contiene 11 film musicali restaurati dai filmati originali in Super 8, insieme a 6 «vignette» inedite. Il fotografo e regista ha fatto in modo che i singoli video musicali fossero percepiti come un unico film, con contenuti aggiuntivi non presenti nei video originali. I formati Dvd e Blu-ray di «Strange/Strange Too» sono contenuti in un digipack con un libretto di 16 pagine che include foto e nuove note scritte dallo stesso Corbijn. «La fotografia e la direzione artistica di Anton Corbijn hanno svolto un ruolo indispensabile nell’evoluzione della nostra estetica – raccontano i Depeche Mode - "Strange" e "Strange Too" sono titoli essenziali sia nel nostro catalogo che in quello di Anton Corbijn e sono il perfetto esempio della sua capacità unica di catturare il nostro spirito su pellicola». La maestria di Corbijn nella pellicola Super 8 è un elemento chiave ma, a tratti, il risultato del restauro potrebbe sembrare carente di chiarezza visiva rispetto a quella associata alla riproduzione in alta definizione a cui siamo abituati oggi. La qualità ruvida e granulosa delle immagini, però, è diventata parte integrante dell’estetica finale del film e, nei casi in cui il materiale originale si era deteriorato troppo, è stato comunque utilizzato il migliore a disposizione.

Prima pubblicato nel 1988 come «Strange – A Black and White Mode by Anton Corbijn», «Strange» includeva i primi 5 videoclip dei Depeche Mode diretti da Anton Corbijn, girati principalmente in Super 8 in bianco e nero. «Strange» includeva i tre principali singoli di «Music for the masses», l’ultimo singolo di «Black celebration» («A question of time») e «Pimpf», chiusura strumentale di «Music for the mas ses». Pubblicato nel 1990, invece, «Strange Too» (anche noto come «Strange Too – Another Violation by Anton Corbijn») è stato girato a colori, inaugurando un nuovo orizzonte visivo e sonoro per il regista e la band che esploravano le canzoni di «Violator» oltre al bonus video per «Halo» e «Clean». «Essere considerati "strani" in campo creativo non è una cosa negativa, poiché probabilmente significa "diverso". L’idea di realizzare una serie collegata di piccoli film e interviste fittizie è emersa tardi nel processo di ripresa di questi film – dichiara Corbijn – Stavo girando tutti i film da solo in pellicola Super 8 in bianco e nero. Abbiamo messo tutto questo insieme con un budget limitato. Dobbiamo guardare questi film alla luce del fatto che eravamo giovani e stavamo sperimentando. Sono felice che ci sia stato dato quello spazio da Daniel Miller».

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