The Beatles e "Please please me", un mito lungo 60 anni
Quindici ore di lavoro matto e disperatissimo per registrare il loro primo album. Fin dagli esordi la storia dei Beatles è da record. L’11 febbraio 1963, esattamente 60 anni fa, Paul McCartney, John Lennon, George Harrison e Ringo Starr (a cui si aggiunse Andy White) si chiusero negli studi di registrazione londinesi di Abbey Road per registrare «Please please me», 14 canzoni che segnarono il debutto assoluto nel mondo dei long playing. Il disco costituì una vera novità dal momento che, all’epoca, i cantanti raramente componevano i brani dei loro album e i 33 giri erano costruiti prevalentemente rilanciando un singolo di successo accompagnato da materiale riempitivo di mediocre fattura. «Please please me» fu prodotto da George Martin e pubblicato il 22 marzo 1963. Vendette subito 500mila copie raggiungendo il primo posto nella classifica britannica. Quanto alla copertina, dopo aver scartato altre ipotesi (alcune originali, altre «dozzinali» e «atroci») Martin si rivolse al fotografo Angus McBean che convocò i futuri Fab Four nella sede della Emi di Manchester Square e chiese loro di indossare il costume di scena e sporgersi dalla ringhiera della tromba delle scale.
La tracklist comprende «I saw her standing there», «Misery», «Anna (go to him)», «Chains», «Boys», «Ask me why», «Please please me», «Love me do», «P.S. I love you», «Baby it's you», «Do you want to know a secret», «A taste of honey», «There’s a place» e «Twist and shout». Oltre agli 8 brani firmati Lennon-McCartney erano presenti 6 cover: «Anna (go to him)» è una canzone scritta da Arthur Alexander e cantata nella versione originale dallo stesso autore, «Chains» è un brano scritto dal duo Goffin e King, «Boys», scritta da Luther Dixon e da Farrell, e «Baby it’s you», scritta da Burt Bacharach, sono due canzoni rese famose dalle Shirelles, un quartetto vocale molto amato da John Lennon, «A taste of honey» è stata scritta da Scott e Marlow e «Twist and shout» è una canzone di Medley e Russell portata al successo dagli Isley Brothers. Il disco uscì con tre etichette di colore diverso corrispondenti alle diverse ristampe: la prima in mono (oggi divenuta preziosissima) in rosso indaco, poi rossa, quindi nera. Nel 1970 l’album fu infine ristampato con la celebre etichetta Parlophone nera.
Prima del 22 marzo ’63, i Beatles avevano pubblicato solo due singoli «Love me do» nell’ottobre 1962 e «Please please me» pubblicato l’11 gennaio 1963. Il primo riscosse un discreto successo mentre il secondo fu la prima canzone dei Beatles a raggiungere la posizione di testa nelle classifiche di vendita del Regno Unito, come era stato previsto dallo stesso Martin. E proprio sessant’anni fa, il 7 febbraio ’63, «Please please me» fu il primo singolo a debuttare nel mercato Usa. A testimoniare il boom dei Fab Four fu l’andamento delle adesioni al Beatles Fan Club. All’inizio del 1963, i membri ammontavano solo a un migliaio. Alla fine dello stesso anno, invece, il numero degli iscritti era già salito vertiginosamente fino a toccare le 80mila unità. «I compositori inglesi più straordinari del 1963 sono, a tutti gli effetti, John Lennon e Paul McCartney - scrisse William Mann sul «Times» - Le settime maggiori e le none si integrano così bene da far pensare che armonia e melodia vengano partorite insieme». Il mito Fab Four era appena nato ma il loro primo record era già scritto.