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Da Queen e David Bowie a Lucio Dalla e Gianni Morandi. I duetti fanno la storia del pop

Carlo Antini
Carlo Antini

Parole e musica come ascisse e ordinate

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Cristina D’Avena l’ha capito benissimo. E nella compilation che festeggia i suoi primi 40 anni di carriera ha chiamato a raccolta tutti gli amici (da Malgioglio a Elettra Lamborghini) per duettare sui brani di «40 - Il sogno continua». Ma se non sempre il risultato è uguale alla somma delle parti, è pur vero che, dalla collaborazione tra musicisti, nascono spesso perle entrate nella storia della musica.

È il caso del celebre duetto tra Queen e David Bowie in «Under Pressure», nata improvvisando in uno studio di registrazione in Svizzera. Brian May racconta che tutti lavorarono come una band in una «battaglia feroce» che, tra scintille leggendarie, forgiò un vero capolavoro. Non ancora soddisfatto, Mercury sperimentò anche con la musica lirica duettando col soprano Montserrat Caballé in «Barcelona». Celebri anche i duetti tra Paul McCartney e Michael Jackson che scrissero pagine di successo come «The girl is mine» inserita in «Thriller» o «Say Say Say» in «Pipes of peace». D’altronde Macca non era nuovo a esperienze di questo genere, essendo stato protagonista anche dello storico duetto con Stevie Wonder nella hit «Ebony and Ivory». Altra storica collaborazione quella tra «The Voice» Frank Sinatra e Bono che si incontrarono in «I’ve got you under my skin». Il classico di Cole Porter rinacque con la magia del re dei crooner e del frontman degli U2 che ha al suo attivo anche il duetto con Pavarotti. Atmosfera da songbook americano anche nell’album di Lady Gaga e Tony Bennett «Cheek to cheek» che ha riportato in auge il gusto per l’accostamento di mondi apparentemente inconciliabili. Così come lasciò tutti a bocca aperta «Don’t give up», brano registrato da Peter Gabriel e Kate Bush. Infine il celebre e scandaloso duetto realizzato nel ’69 da Serge Gainsbourg e Jane Birkin in «Je t’aime…moi non plus». Tra sospiri e gemiti mai un brano pop fu così esplicito e audace.

In tema di collaborazioni la musica italiana non è certo da meno e offre numerosi esempi di duetti che hanno lasciato il segno. Come accadde con «Magnifico» di Fedez e Francesca Michielin. Dopo l’enorme successo di «Cigno nero», il rapper milanese e la vincitrice della quinta edizione di X Factor si riproposero con questo pezzo di grande impatto emotivo grazie soprattutto all'intreccio di rap e pop. E come non pensare a Lucio Dalla e Gianni Morandi? Due giganti protagonisti di un’intensa stagione ai vertici delle classifiche all’epoca di «Vita», brano scritto da Mogol come inno alla speranza. Negli occhi e nelle orecchie resta anche la splendida fusione di voci e personalità di Mina e Celentano che duettarono come fumetti in «Acqua e sale». Oppure Anna Oxa e Fausto Leali che vinsero il Festival di Sanremo nel 1989 con «Ti lascerò». E ancora Tiziano Ferro e Laura Pausini pesi massimi sulla hit «Non me lo so spiegare», uno dei singoli di maggior successo del nuovo millennio. Anche nella musica, insomma, è vero che l’unione fa la forza.

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