pazzi per la musica
Vasco Rossi, Maneskin e Rolling Stones, torna l'estate dei concerti
Rolling Stones, Red Hot Chili Peppers, Metallica, Guns ’N Roses, Placebo, Sting e Pearl Jam. E ancora Maneskin, Vasco Rossi, Ligabue, Jovanotti, Baglioni, Nannini, Venditti, De Gregori e Renato Zero. Dopo due anni di pandemia si torna a parlare di grandi concerti d’estate. La capienza di stadi, palazzetti e festival sale al 100% e anche in Italia si riaccendono gli amplificatori del rock.
In pole position Mick Jagger & Co. che festeggiano 60 anni di carriera con le date del «Sixty Tour». Il 21 giugno saranno allo stadio San Siro di Milano dove il 4 giugno saranno preceduti da Elton John. Grande ritorno live anche per i Pearl Jam di Eddie Vedder. Appuntamento il 25 giugno nell’Autodromo Enzo Ferrari di Imola. In apertura confermati i Pixies. I Metallica saranno, invece, a Firenze il 19 giugno preceduti dai Greta Van Fleet. I Placebo di Brian Molko si esibiranno il 29 giugno a Mantova per poi bissare il 27 ottobre al Forum di Assago. Axl Rose e i Guns ’N Roses saliranno sul palco di San Siro il 10 luglio. Per il loro ultimo album «Mercury - Act 1», gli Imagine Dragons hanno annunciato il «Mercury World Tour 2022» che li vedrà in Italia per un’unica data l’11 giugno a Milano, headliner degli I-Days all’Ippodromo Milano Trenno. Tour nella Penisola anche per Ben Harper & The Innocent Criminals che saranno il 2 agosto a Palmanova, 3 agosto a Cesena (San Mauro Pascoli), 4 Agosto a Roma (Cavea dell’Auditorium Parco della Musica), 6 agosto al Teatro Antico di Taormina, 9 Agosto al Parco dei Suoni di Riola Sardo e 11 agosto a Brescia. Attesi in Italia anche i Kiss per un concerto a Verona l’11 luglio e i Chemical Brothers il 7, 8 e 9 luglio a Milano, Roma e Bologna.
Agguerrita la schiera degli italiani. Il tour di Vasco Rossi partirà il 20 maggio da Lignano Sabbiadoro, medesima venue da dove il 15 giugno Cesare Cremonini inizierà il suo viaggio negli stadi e il 2 luglio partirà l’avventura del «Jova Beach Party». Il tour di Gianna Nannini prevede un grande evento il 28 maggio allo stadio di Firenze. E dopo infiniti rinvii, il 4 giugno Ligabue si esibirà a Campovolo dove partirà la sua tournée europea. Tra giugno e luglio saranno in scena anche Bennato, Fiorella Mannoia, Zucchero e Litfiba. Venditti e De Gregori saranno allo stadio Olimpico il 18 giugno. Appuntamenti romani anche per i Maneskin che il 9 luglio saranno al Circo Massimo e Achille Lauro il 12 luglio all’Ippodromo delle Capannelle. Da non perdere i dodici concerti di Claudio Baglioni previsti alle Terme di Caracalla dal 3 al 19 giugno e le quattro date di Renato Zero in programma il 23, 24, 25 e 30 settembre al Circo Massimo. Sale l’attesa per il ritorno di Elisa. La sua prima data all’Arena di Verona è in programma il 28 maggio in occasione dell’Heroes Festival. L’artista tornerà sul palco anche 30 e 31 maggio e sarà la direttrice artistica di un evento interamente dedicato all’ambiente. Per l’occasione gli artisti, insieme al pubblico, saranno immersi nel grandioso scenario dell’Arena allestita come un «Giardino della Musica».
Sotto i riflettori non mancheranno i giovani astri nascenti della musica italiana come Blanco. Vincitore dell’ultima edizione del Festival di Sanremo insieme a Mahmood con il brano «Brividi», Blanco è partito da Padova col suo «Blu Celeste Tour» che ha già venduto oltre 300mila biglietti. Il cantante bresciano sta portando sul palco le sue hit e i brani tratti dall’album d’esordio «Blu Celeste» che ha totalizzato 650 milioni di stream realizzati sulle piattaforme digitali e 160 milioni di view su YouTube. Il «Blu Celeste Tour», a distanza di poche ore dall’apertura della prevendita, ha polverizzato tutti i biglietti delle nuove date estive che sono state aggiunte a quelle nei club, anch’esse già sold out dal giorno dell’annuncio.
Ma dopo due anni di pandemia in che condizioni è il sistema musica? È ridotto praticamente al lumicino. Fino al 2019 il settore valeva quasi 2 miliardi di euro. Oggi ne vale a stento la metà. Come se non bastasse, due anni e mezzo di Covid hanno lasciato a casa quasi centomila dei 250 mila lavoratori impiegati complessivamente nell’indotto. Si tratta di steward, facchini, autisti e elettricisti, solo per citare alcune categorie di professionisti «a chiamata». Per questo le multinazionali della musica dal vivo si sono rimboccate le maniche e, per rimettere in moto la macchina, dovranno ricorrere anche a personale da assumere all’estero con ulteriori rincari su bilanci che già versano in condizioni disastrose.
Ma la voglia di live è tanta e sta per inondare stadi, palazzetti e festival sparsi per la Penisola. Da ora fino alla fine dell’anno si calcola che siano stati già venduti oltre 6 milioni di biglietti tra nuove date e eventi riprogrammati. Una cifra non indifferente anche se neanche lontanamente paragonabile alle quote toccate nel 2019 quando, in un anno record, solo in Italia si riuscirono a staccare 11 milioni di biglietti. Altra piaga da affrontare con decisione è quella del «secondary ticketing» che costringe il pubblico a comprare biglietti per i live a cifre enormemente superiori rispetto al prezzo di partenza. Insomma la stagione dei grandi concerti d’estate sta scaldando i motori ma le insidie sono nascoste proprio lì. Sotto i riflettori. Sopra ogni palco.