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Torna la febbre Bee Gees, tutti pazzi per la disco music

Carlo Antini
Carlo Antini

Parole e musica come ascisse e ordinate

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Quella sera al «Love and Hope Ball» non c’era nessuno pronto a girare un video. D’altronde la stagione di smartphone e social network non era ancora iniziata e la mania di immortalare tutto non aveva ancora soggiogato il mondo. Peccato perché siamo certi che, chi quel 23 febbraio 2002 c’era, adesso si starà mangiando le mani. Quella sera a Miami andò in scena l’ultimo concerto live dei Bee Gees con Maurice, Robin e Barry Gibb tutti insieme sotto i riflettori. Dopo cinquant’anni di carriera i fratelli Gibb erano consapevoli di essere icone viventi. Le band che sono riuscite a incarnare perfettamente lo spirito di un’epoca si contano sulle dita di una mano. E i Bee Gees sono certamente una di queste. Pantaloni a zampa d’elefante, cori in falsetto, disco music e luci stroboscopiche da dance hall. I tre fratelli hanno dato vita a uno dei vocal trio più influenti e fortunati della storia del pop. «You Should Be Dancing», «How deep is your love», «Stayin’ Alive» e «Night Fever» sono solo i titoli più celebri che hanno permesso di vendere oltre 230 milioni di dischi. Solo i Beatles sono riusciti a fare più di loro.

Il 23 febbraio 2002, però, si capiva che qualcosa stava per cambiare. Irreversibilmente. L’anno precedente i Bee Gees avevano pubblicato il loro ultimo album in studio intitolato «This is where I came in». E pochi mesi dopo arrivò un colpo durissimo: in seguito a un blocco intestinale dovuto a una malformazione congenita, Maurice morì a soli 53 anni. La notizia gettò nello sconforto la band e i fan sparsi per il mondo. Ma nel 2012 la «maledizione» colpì anche il gemello Robin. La storica voce del gruppo morì a 62 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro. Questa volta la scomparsa chiuse definitivamente la storia del trio.

Ancora oggi, però, l’attività di Barry Gibb continua a onorare una memoria artistica che affonda le radici all’inizio degli anni ‘60. Ma è solo a metà dei ’70 che arriva la vera svolta. Con la pubblicazione di «Children of the World» i Bee Gees si fanno conoscere con una delle loro canzoni più popolari: «You Should Be Dancing». La vertiginosa scalata prosegue l’anno seguente, quando il manager Stigwook propone di comporre la colonna sonora del film «La febbre del sabato sera» con un epico John Travolta. Le contaminazioni soul, funk e R&B fanno il resto e sono presto diventate un inconfondibile marchio di fabbrica. «Saturday Night Fever» diventò il disco più venduto di tutti i tempi con oltre 30 milioni di copie. Solo Michael Jackson con «Thriller» e gli AC/DC di «Back in Black» riuscirono in seguito a superarlo.

Non male per tre fratelli che iniziarono a comporre canzoni a fine anni ’50 dopo essere sbarcati in Australia dal Regno Unito. Dapprima usarono il nome di BG’s (Brothers Gibb) e, in seguito, quello che li avrebbe fatti conoscere al mondo: semplicemente Bee Gees. Dietro le due lettere si nasconde una chicca da fan della prima ora: B e G sono anche le iniziali dei due amici che hanno sostenuto il trio agli esordi: l’autista Bill Goode e un dj di nome Bill Gates (solo omonimo del più celebre fondatore della Microsoft). Quando i fratelli Gibb si esibirono per la prima volta alla televisione australiana nel 1960 erano poco più che ragazzini. In seguito tornarono nel Regno Unito e cominciarono a entrare nelle top ten di vari Paesi con brani come «Words», «I’ve gotta get a message to you» e «I Started a Joke». I fasti degli anni ’70, però, non erano destinati a durare per sempre. Nel 1981 i Bee Gees pubblicarono «Living Eyes» che sancisce la fine dell’era della disco music. In fase ormai calante i fratelli Gibb si rinnovarono tentando la strada del rock raffinato e numerose collaborazioni con altri artisti. Ma i loro dischi non riuscirono a replicare i successi del passato. Nonostante tutto, neppure la Regina Elisabetta li aveva dimenticati e, nel dicembre 2002, li nominò baronetti. Così si scoprì che il falsetto dei Bee Gees faceva ballare anche Buckingham Palace.
 

 

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