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Bruce Springsteen e E Street Band, spunta il concerto mai visto

Carlo Antini
Carlo Antini

Parole e musica come ascisse e ordinate

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Springsteen non si è mai risparmiato. Ma in quelle due sere al Madison Square Garden ha davvero esagerato. All’apice del delirio cade addirittura sul palco e sembra svenuto. Attorno a lui il capannello formato da Clarence Clemons e Little Steven che cercano di rianimarlo con asciugamani e sventagliate d’aria. Il fuori programma tiene col fiato sospeso tutti ma fortunatamente dura poco. Giusto il tempo di una rullata di batteria e il Boss si rialza, a fatica, tra gli applausi. Va al microfono, si guarda intorno e, con gli occhi sgranati, grida al pubblico: «Non posso continuare così...ho solo 30 anni...davvero non posso continuare così».

Nel settembre del 1979 Bruce Springsteen era all’apice delle energie e della sua carica compositiva. In quei giorni decise di prendere parte ai due show di beneficenza organizzati dal Muse (Musicians United for Safe Energy), gruppo di attivisti fondato da Jackson Browne, Graham Nash, Bonnie Raitt e John Hall per sensibilizzare l’opinione pubblica contro il nucleare. In quei giorni l’eco dell’incidente alla centrale di Three Mile era ancora forte negli States e i cinque concerti «No Nukes» di New York radunarono oltre 200mila persone. Il 21 e 22 settembre, poco prima di entrare in studio per «The River», Springsteen e la E Street Band regalarono al pubblico una delle migliori performance della loro carriera. E la prima in assoluto in cui il Boss prese una posizione esplicitamemte «politica».

Fino a quel momento Springsteen era sempre stato restio a far filmare i propri concerti. «Ero scaramantico - ha ammesso in un’intervista - Cinema e tv erano mezzi relativamente freddi mentre noi eravamo una band “calda“. Pensavo: se volete sentire quel calore dovete venire a vederci dal vivo. Hanno ripreso tutto dicendomi che avrei potuto decidere in un secondo tempo se esserci o meno nel film. Così non mi sono dovuto preoccupare delle telecamere, sapevo che avrei potuto tagliare tutto. La maggior parte delle riprese sono finite in un archivio e non hanno visto la luce per 40 anni».

Almeno fino al 19 novembre 2021, quando il dvd/blu-ray «The Legendary 1979 No Nukes Concerts» uscirà nei negozi in un cofanetto con 2 cd/lp che conterranno 13 brani remixati e rimasterizzati. Nel box anche un libro di 24 pagine con foto e cimeli rari, un saggio e una riproduzione del biglietto originale. Il film-concerto è già disponibile per il digital download e sarà sulle piattaforme streaming dal 23 novembre.

Realizzato dallo storico collaboratore Thom Zimny, «The Legendary 1979 No Nukes Concerts» mostra Springsteen al top della forma, circondato da quella che ha sempre definito la sua famiglia musicale. «Alcuni anni fa ho iniziato a riesaminare gli archivi dei filmati delle apparizioni di Bruce e della band ai concerti del “No Nukes Tour“ del 1979 - ha detto Thom Zimny - Mi sono subito reso conto che queste erano le migliori performance e le migliori riprese dei leggendari anni Settanta vissuti dalla band e mi sono impegnato a tirare fuori il pieno potenziale delle registrazioni. Avendo lavorato come principale regista e montatore di Bruce negli ultimi 20 anni, posso dire senza paura di smentite che questo film di 90 minuti appena rieditato è il miglior standard possibile per Bruce e la band durante uno dei loro più grandi periodi creativi».

Con il meglio delle due serate newyorkesi, il film racchiude l’intensità della maratona musicale di Springsteen e il tiratissimo show della E Street Band in un live mozzafiato che, in scaletta, ha le versioni inedite di «The River» e «Sherry Darling», le riletture live di «Badlands», «Born To Run» e «Thunder Road», oltre alle cover di «Rave On» di Buddy Holly e una versione di «Stay» di Maurice Williams con ospiti speciali Jackson Browne, Tom Petty e Rosemary Butler. Una fotografia nitida di Springsteen e del suo rock nell’istante esatto in cui iniziava la sua inarrestabile ascesa.
 

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