
Albania, rivolta nel centro: i migranti rompono tutto. E la sinistra si indigna per le fascette...

Rivolta dei migranti nel centro del governo in Albania, gli stessi per cui la sinistra si è indignata a causa delle fascette di plastica usati per legare loro i polsi durante il trasferimento dalla nave Libra. A ricostruire i fatti è il Tg4 che spiega cosa è successo ieri nel centro di Gjader dove sono arrivati i 40 migranti trasferiti all'Italia destinatari di un decreto di espulsione. Circa venti di loro hanno provocato disordini e messo a soqquadro gli arredi e gli alloggi, con materassi divelti e vetri rotti. Non solo. Tre di loro si sono procurati ferite da taglio e sono stati soccorsi dai medici del centro. Gesti di autolesionismo che fortunatamente non hanno avuto gravi effetti. Intanto un migrante al quale era stato annullato il decreto di espulsione è tornato in Italia.

Migranti in Albania, la sinistra sbraita per i polsi legati. Piantedosi smonta i teroremi
Quelli raggiunti da decreti di espulsione non sono migranti qualsiasi in cerca di lavoro e opportunità. Come ricordato dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi sono tutti accusati o condannati per gravi reati come tentato omicidio, violenza sessuale, lesioni aggravate, pornografia minorile, rissa, furto, rapina, atti osceni in prossimità di minori, porto d’armi, detenzione di sostanze stupefacenti, adescamento di minorenni... Da qui l'uso delle fascette che servono anche a tutelare le forze dell'ordine.

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