
Garlasco, ira dei legali della famiglia Poggi: “Tentativi di sovvertire la verità e dare Sempio in pasto ai media”

Continuano gli attacchi incrociati sul delitto di Garlasco. I legali Gianluigi Tizzoni e Francesco Compagna scrivono di una «sorprendente apertura di un terzo procedimento penale nei confronti di Andrea Sempio sulla base di elementi probatori introdotti dalla difesa del condannato» in una memoria destinata alla gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, prima che decidesse di accogliere la richiesta di incidente probatorio nell’indagine in cui Sempio è indagato per l’omicidio di Chiara Poggi.

"Chiara uccisa da un sicario". L'avvocato di Sempio spiazza tutti. Cosa dice il Dna
Nel documento, gli avvocati della famiglia della vittima evidenziano «l’insistito tentativo del condannato (Alberto Stasi, ndr) di provare ad individuare - con ogni mezzo - un responsabile alternativo e di consegnarlo in pasto al circuito mediatico». Parole dure da parte dei legali che non hanno alcun dubbio sul fatto che la Suprema Corte abbia messo una incontrovertibile parola ’fine’ sull’autore del delitto.

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«Se è non condivisibile ma umanamente comprensibile l’intento di fare di tutto per difendersi da una gravissima accusa, anche dopo l’esaurimento dei possibili gradi di giudizio ordinario - si legge ancora nella memoria visionata dall’AGI - nel caso di specie ci si deve tuttavia arrestare difronte all’inconsistenza degli sforzi profusi dalla difesa Stasi e tendenti a rinvenire diverso, alternativo colpevole dell’uccisione di Chiara Poggi». Tizzoni e Compagna rievocano anche i due procedimenti nei confronti di Sempio chiusi con un’archiviazione.
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