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Sciopero dei trasporti pubblici, l'adesione è bassa: niente venerdì nero

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Doveva essere un venerdì critico per il trasporto pubblico locale, ma l'adesione allo sciopero dei mezzi pubblici è risultata limitata. Uno dei fattori che potrebbe aver influito è l'accordo raggiunto ieri per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore, che ha attenuato la mobilitazione sindacale senza però convincere del tutto alcune delle organizzazioni coinvolte. L'intesa ha portato alla revoca dello sciopero programmato per il 1° aprile, ma non ha impedito quello odierno.

 

 

A Milano e Roma la circolazione non ha subito particolari contraccolpi, sebbene in alcuni casi si sia registrata una riduzione delle corse di autobus e metropolitane. A Bologna, invece, il traffico automobilistico risulta più intenso del solito, segno che molti cittadini hanno optato per mezzi privati. Per limitare i disagi ai pendolari, sono state garantite le consuete fasce orarie di tutela. Nella Capitale il servizio è assicurato fino alle 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00, mentre a Milano i mezzi pubblici operano regolarmente fino alle 8:45 e riprendono il servizio dalle 15:00 alle 18:00. A Napoli, Busitalia Campania ha stabilito fasce protette dalle 6:30 alle 9:00 e dalle 13:00 alle 16:30 per autobus urbani ed extraurbani. A Torino, i mezzi GTT garantiscono il servizio tra le 6:00 e le 9:00 e dalle 12:00 alle 15:00 per le linee urbane e suburbane, mentre per il trasporto extraurbano e la linea 3971 le fasce protette vanno dall'inizio servizio alle 8:00 e dalle 14:30 alle 17:30.

 

 

L'impasse sulle trattative per il rinnovo del contratto nazionale del trasporto pubblico locale, scaduto alla fine del 2023 e riguardante circa 110 mila lavoratori, si è sbloccata ieri sera grazie a un accordo siglato al Ministero dei Trasporti, guidato da Matteo Salvini. Le risorse necessarie sono state individuate attraverso il recente decreto accise, permettendo la firma dell'intesa per il periodo 2024-2026 da parte delle principali sigle sindacali di categoria (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna) e delle associazioni datoriali Agens, Asstra e Anav. L'accordo prevede l'erogazione immediata di un bonus una tantum di 500 euro e un aumento medio mensile in busta paga, a regime, compreso tra 220 e 240 euro. Tra le conseguenze dirette della firma c'è stata la cancellazione dello sciopero previsto per il primo aprile. Malgrado ciò la protesta di oggi è stata comunque confermata da alcune sigle autonome, tra cui Cub Trasporti, Sgb, Cobas Lavoro Privato e Adl Cobas. Nonostante la mobilitazione, l'impatto dello sciopero sulle principali città italiane è stato contenuto, con un servizio garantito in diverse fasce orarie e una partecipazione limitata da parte dei lavoratori del settore.

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