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Garlasco, il nuovo supertestimone a Le Iene: "Avevo delle cose da dire ma...". La Procura chiede il riserbo

A distanza di diciotto anni dall'omicidio di Chiara Poggi, emerge una nuova testimonianza che potrebbe gettare ulteriore luce sulla vicenda del delitto di Garlasco. Durante la puntata del 16 marzo Le Iene, un uomo ha deciso di rompere il silenzio dopo averlo mantenuto per anni per timore di eventuali conseguenze. "Se mi sento più libero? Sì, dopo 18 anni a dover parlare di questa cosa mi sono sentito meglio, a livello emotivo e personale. Lo faccio solo per quella ragazza, per Chiara Poggi, degli altri non me ne frega niente", ha dichiarato l’uomo nel corso della trasmissione.

 

 

Inizialmente restio a rivelare quanto a sua conoscenza, il testimone ha spiegato il motivo del suo silenzio: "Siccome mi è stato ordinato di non dire niente. Vengo messo in mezzo a una situazione grave, non voglio saperne niente perché so che non devo dire delle cose". Il programma è riuscito a risalire a lui attraverso un’altra persona che, a detta del testimone, "sa perché io non parlo". Le sue dichiarazioni sembrano alimentare ulteriori dubbi su come il caso sia stato gestito. "Qui non si parla di errori ma di volontà", ha affermato, mentre Roberto Porta, ingegnere elettronico che fu perito per il caso di Garlasco e in particolare per esaminare il computer di Alberto Stasi, ha espresso perplessità sulle indagini: "Non sono convinto si tratti solo di negligenze".

 

 

Dopo aver preso parte alla trasmissione, il testimone ha deciso di contattare nuovamente la redazione per fornire maggiori dettagli. Un gesto dettato, secondo quanto riferito, da un moto di coscienza. Il suo racconto è stato trasmesso alle autorità competenti e, per il momento, vige il massimo riserbo sulle sue dichiarazioni. Un dettaglio è però emerso: "Un mese dopo il delitto io avevo delle cose da dire, ma non c’è stata la volontà di ascoltare. Ho il peso nel cuore di questa ragazza". Alessandro De Giuseppe de Le Iene spiega cosa è successo in maniera più approfondita: “Il signore inizia a raccontare. E dice una cosa, sentendo la quale, noi rimaniamo sbalorditi. Senza parole. Tanto che alla fine del racconto abbiamo fatto l'unica cosa possibile. Consegnare tutto all'autorità giudiziaria. Questo abbiamo fatto. E gli inquirenti ci hanno chiesto subito di mantenere il massimo riserbo. Almeno per un po'. Motivo per cui, per ora, non possiamo dirvi i contenuti di quella chiacchierata. E non possiamo mostrarvi la persona che ci ha rivelato questi contenuti ancora non divulgabili”. Da anni Le Iene seguono il caso di Garlasco senza mai abbandonare l’ipotesi che ci possa essere stato un errore nel condannare come responsabile dell’omicidio di Chiara Poggi, Alberto Stasi, suo fidanzato all’epoca dei fatti. In questi giorni è arrivata una notizia importante: il caso è stato riaperto con una nuova ipotesi di indagine, con i fari puntati su Andrea Sempio.