
Sparatoria in un panificio a Milano, il sospettato è il figlio del gestore

Mentre cresce il sentiment negativo rispetto alla gestione della città di Milano, che da molti è definita un vero e proprio Far West, potrebbero essere a una svolta le indagini della Squadra Mobile della metropoli sull'omicidio di Ivan Disar (ucciso sabato a colpi di pistola in un panificio di piazzale Gambara) e sul ferimento di Pavel Kioresko (anche lui raggiunto dai colpi ma sopravvissuto). Come si legge sul sito di Sky Tg24, l'ultima pista porterebbe infatti al figlio del panettiere come possibile autore della sparatoria. Stando a quanto si apprende da vari quotidiani, all'origine dell'accaduto ci sarrebbe una lite all'interno del locale. L'uomo, che è ancora ricercato dalla Polizia, avrebbe impugnato una calibro 38 e sparato ai due ucraini senza fare distinzioni.

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In un primo momento era stato ipotizzato un regolamenti di conti nell'ambito della criminalità organizzata. Poi, invece, la pista su cui si lavora è quella di un gesto di rabbia. Secondo le prime ricostruzioni, chi ha sparato era a volto coperto e i due ucraini, residenti nella stessa zona del locale, prima hanno bevuto un drink un bar vicino e poi, all'ora dell'aperitivo, si sono sposati nel panificio per mangiare qualcosa insieme a una loro connazionale. "La situazione della sicurezza in città è fuori controllo, e chi continua a minimizzare la gravità del problema sta ingannando i cittadini. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un’escalation di violenza preoccupante: accoltellamenti, rapine, aggressioni e ora un vero e proprio agguato a colpi di pistola", ha intanto dichiarato Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia ed ex vicesindaco di Milano,
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