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Prato, scatta il blitz contro gli autori dello striscione anti toghe rosse

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Sono stati contestati i reati di oltraggio a corpo giudiziario, di minaccia a corpo giudiziario e di offesa all’onore o al prestigio del presidente della Repubblica a una serie di appartenenti ai gruppi denominati «Etruria 14» e «Movimento Nazionale - La Rete dei Patrioti», indagati per i fatti relativi all’esposizione, nella notte tra il 19 e il 20 novembre 2024, in orario serale, davanti al Tribunale di Prato dello striscione con la scritta «Elon Musk ha ragione toghe rosse andatevene», ritenuta espressione «minacciosa e offensiva nei confronti dell’Ordine della Magistratura». 

 

 

Su disposizione delle Procure della Repubblica presso i Tribunali di Firenze, Lucca, Pistoia e Prato, che hanno agito in coordinamento tra loro, a seguito della sollecitazione del Procuratore Generale di Firenze, spiega un comunicato, sono state disposte una serie di ispezioni, perquisizioni personali e locali nei confronti di alcuni soggetti appartenenti a «Etruria 14» e »Movimento Nazionale - La Rete dei Patrioti», ritenuti gli autori dell’affissione dello striscione. Il blitz notturno fu, poi, rivendicato, mediante l’inserimento di un post sui social media «dal contenuto offensivo e oltraggioso nei confronti anche del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella» sulla pagina Facebook dell’associazione «Etruria 14». «La medesima condotta delittuosa», spiega sempre la nota delle Procure toscane, con l’esposizione dello stesso striscione, «aveva luogo nella stessa giornata davanti alle sedi giudiziarie di Firenze, Lucca e Pistoia, dando origine ad altrettanti procedimenti penali in virtù dei quali simultaneamente si è proceduto ad attività coordinata tra le Procure interessate». 

 

 

L’iniziativa intrapresa dagli aderenti ai due movimenti d’area di estrema destra, spiegano sempre le Procure, «è risultata correlata alle dichiarazioni del magnate americano Elon Musk». Il personale della Digos e della Squadra Mobile di Pistoia, coadiuvato dal Compartimento di Polizia Postale Toscana Umbria Marche, ha dato esecuzione ai decreti di perquisizione, ispezione e sequestro, estesi anche alla sede pratese dell’associazione «Etruria 14», «finalizzati all’acquisizione della documentazione atta alla ricostruzione delle attività delittuose e all’identificazione degli autori delle stesse».

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