Squadristi rossi: scontri a Roma e Milano per Ramy. Feriti 8 agenti
Un agente è stato ferito al volto da una bomba carta negli scontri tra manifestanti e polizia scoppiati nel quartiere di San Lorenzo, a Roma, durante un presidio per Ramy, il giovane morto a Milano mentre fuggiva da un controllo dei carabinieri. Al corteo della Capitale ha partecipato anche il fumettista Zerocalcare. Nei disordini sono rimasti feriti anche altri sette poliziotti. I manifestanti hanno rovesciato alcuni cassonetti all’altezza di piazza Immacolata e poi sono avanzati verso le forze dell’ordine lanciando fumogeni, bombe carta e oggetti contundenti. Una bomba carta ha danneggiato un mezzo della Polizia di Stato: infranto il vetro blindato. A quel punto è scattata una carica di contenimento. L’intervento per contenere i manifestanti è stato ordinato dal questore di Roma, Roberto Massucci, per tutelare l’incolumità dei poliziotti contro i quali venivano lanciate bombe carta ad alto potenziale, fumogeni e oggetti contundenti. Subito dopo i manifestanti hanno arretrato per tornare verso San Lorenzo.
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«Ancora una volta quello che è accaduto a Roma durante il corteo per Ramy è un episodio di inaudita gravità», ha commentato Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. «Diverse bombe carta lanciate da alcuni facinorosi hanno colpito i colleghi, uno dei quali, della Questura di Roma, ha riportato ferite al volto che hanno richiesto un immediato intervento medico», ha aggiunto Pianese. «Nel frattempo, diversi altri agenti coinvolti negli scontri hanno ricevuto cure in ospedale per le contusioni e le ferite riportate e altri si faranno refertare».
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Nelle stesse ore si è svolto un altro corteo a Milano «dedicato alle vittime del razzismo» per chiedere verità e giustizia per Ramy e Fares. La manifestazione, partita poco dopo le 18 da piazza San Babila, in questo caso si è svolta in modo pacifico per le vie del centro, fino ad arrivare in piazza Duca d’Aosta, lo spazio antistante la Stazione Centrale. Solo un paio gli episodi da segnalare, il primo all’incrocio con corso Monforte, la via lungo la quale sorge la sede della Prefettura di Milano, dove è stata lanciata vernice rossa mentre veniva srotolato uno striscione con su scritto «Ramy ucciso, razzismo di Stato»; il secondo lungo viale Tunisia, al quartiere di Porta Venezia, dove sono stati accesi fumogeni mentre alcuni giovani hanno ricoperto un muro di contenimento di un cantiere con la scritta «Ramy vive». «Siamo attivisti, forse a volte non per scelta, ma anche per conseguenza - ha detto al termine del corteo una delle organizzatrici dal camion -, del resto vediamo quello che succede in questo Paese perché siamo figli di persone che hanno subito un razzismo importante».
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