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Iran, la frase di Abedini dal carcere dopo la liberazione di Cecilia Sala: "Sollevato"
Dopo la liberazione di Cecilia Sala resta il caso di Mohammad Abedini Najafabadi, il 38enne ingegnere iraniano arrestato in Italia su mandato internazionale per le accuse degli Stati Uniti. L'uomo per cui gli Usa chiedono l’estradizione e accusato di essere "l'uomo dei droni" del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione parla dal carcere: "Ma quindi, adesso, dopo la liberazione di Cecilia Sala, potrebbe diminuire la pressione su di me?", solo le parole riportate dal Corriere della sera.
L'uomo si sente "sollevato di non poter più essere ritenuto responsabile" delle "sofferenze" di Cecilia Sala, ma respinge le accuse americane. Il suo avvocato, Alfredo De Francesco, lo ha visitato in carcere al contrario dell’ambasciatore iraniano, che non lo ha fatto per impegni istituzionali, e parla di un uomo distrutto "dal punto vista umano ed emotivo" per i riferimenti ai tre soldati americani uccisi il 28 gennaio 2024 in un avamposto in Giordania da un drone che per gli Usa avrebbe montato il sistema di navigazione procurato dall’azienda di Abedini. Il suo legale fa sapere che parteciperà all’udienza del 15 gennaio e farà una breve dichiarazione spontanea.