Cecilia Sala, l'ex Guardia rivoluzionaria: "Se Abedini resta in cella...". Gli scenari
Senza scendere nei particolari, il governo iraniano ha confermato l’arresto di Cecilia Sala e spiegato, con vacue motivazioni, perché la reporter italiana si trova attualmente rinchiusa nel famigerato carcere di Evin, il luogo dove vengono trattenuti gli oppositori del regime. Lo si è appreso da un comunicato del dipartimento generale dei media esteri del ministero della Cultura di Teheran, secondo cui la giornalista avrebbe "violato le leggi della Repubblica islamica". La trattativa per riportare la 29enne a casa procede nel massimo riserbo, ma all'orizzonte è sempre più concreta l'ipotesi che le autorità iraniane abbiano trattenuto Sala per ottenere, in cambio della sua liberazione, la scarcerazione di Mohammad Abedini, l'ingegnere iraniano esperto di droni arrestato all'aeroporto di Malpensa lo scorso 16 dicembre e attualmente detenuto nel carcere di Opera (Milano). A confermare la contropartita che si cela dietro al caso è anche Mohsen Sazegara, che delle Guardie rivoluzionarie è stato uno dei fondatori e che poi si è spostato su posizioni riformiste.
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"Sanno che se lui (Abedini, ndr) arriva negli Stati Uniti non possono fare più nulla. Devono fermare il procedimento adesso: e dunque hanno preso un cittadino italiano. La sua collega è stata sfortunata: se non ci fosse stata lei magari avrebbero preso un turista, accusandolo di spionaggio o chissà di cosa. Il sistema giudiziario in Iran non esiste: esiste quello che decidono i servizi segreti e le Guardie rivoluzionarie", ha detto Sazegara a Repubblica. Quali sono gli scenari? Possibile che la reporter italiana sia solo una pedina di uno scacchiere ben più complesso? "Se Abedini resta in cella, Sala resta in cella. Se Abedini viene mandato in America, lei resta in cella come lezione agli italiani. Se si arriva a uno scambio, magari anche mascherato, magari una triangolazione: Sala esce", ha spiegato l'ex Guardia rivoluzionaria. Quanto alla spiegazione dell'arresto, ha aggiunto: "Vuol dire che possono accusarla di qualunque cosa. Nel codice penale iraniano ci sono più di 400 articoli: possono dire che i suoi pezzi erano propaganda contro il regime o che ha agito contro la sicurezza nazionale. Qualunque cosa".