Marsa Alam, "ha visto lo squalo e si tuffato": la moglie di Fappani smentisce la versione egiziana
Una vittima, Gianluca Di Gioia (nel tondo nella foto) 48enne nato a Roma, e un ferito fortunatamente non grave, Peppino Fappani, odontotecnico originario di Genivolta (Cremona) ma con studio a Soncino. È il bilancio dell'attacco da parte di uno squalo a Marsa Alam, nota località turistica del Mar Rosso, in Egitto, nelle acque davanti al resort Hotel Satay. Le autorità locali affermano che l'attacco è avvenuto almeno a 50 metri dalla costa, in acque profonde fuori dall'area balneabile, ma la testimonianza della moglie del turista ferito smentisce questa ricostruzione.
Un turista romano ucciso da uno squalo e un altro ferito a Marsa Alam
"Eravamo lì per fare snorkeling, in una zona balneabile. Io e Peppino eravamo sul pontile", ha raccontato la moglie di Peppino Fappani a una cugina, secondo quanto riporta il Corriere della sera. "Gianluca Di Gioia era già in acqua, si è avvicinato lo squalo, lo ha attaccato. Peppino si è lanciato in acqua per spaventare lo squalo ed è stato morso alle braccia e alle gambe", il racconto della donna dell'uomo ricoverato in ospedale e che dovrebbe essere presto dimesso dal momento che le sue condizioni non destano particolare preoccupazione. La moglie ha ribadito che nel punto dove si erano recati per fare snorkeling la zona è balneabile e che le autorità avrebbero detto il contrario per non spaventare i tanti turisti che affollano le località del Mar Rosso per le vacanze di Natale e Capodanno.
Non è un caso isolato: quanti attacchi di squali tigre e "pinna bianca" nel Mar Rosso
La vittima, Gianluca Di Gioia, aveva compiuto 48 anni il 21 dicembre. Era sposato ed era a Marsa Alam con la famiglia in vacanza. Lavorava alla Commissione europea presso il Centro comune di Ricerca (Jrc), il servizio della Commissione per la scienza e la conoscenza. Da quanto si apprende risiedeva in Francia paese di origine della moglie.