Cisl, l'annuncio di Sbarra: lascio la guida del sindacato. Ed indica un nome
Luigi Sbarra è pronto a lasciare la guida della Cisl. “A gennaio avvieremo le procedure di consultazione per garantire un ricambio della segreteria generale nel segno di quel consenso e quella democrazia interna di cui parlavo prima, ricercando la massima unità interna. Bisogna favorire e garantire il rinnovamento, a tutti i livelli, valorizzando le competenze, la professionalità, l’entusiasmo e la passione di tanti sindacalisti Cisl”, è l’annuncio che fa il segretario generale del sindacato in un'intervista ad Avvenire. Sbarra, che si farà da parte una volta raggiunta la soglia dei 65 anni, indica anche la sua preferenza per la successione: "Penso che l’attuale segretaria generale aggiunta, Daniela Fumarola, eletta un anno fa a questo ruolo, abbia il profilo giusto per guidare la Cisl per i prossimi anni con responsabilità, autorevolezza, pragmatismo, autonomia dalla politica, concretezza. Ma naturalmente sarà il Consiglio generale a doversi esprimere”.
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Nell’intervista Sbarra si sofferma poi sulla Manovra, promuovendo il lavoro del governo: “Molti punti della legge di Bilancio hanno recepito nostre precise rivendicazioni, penso al taglio strutturale e rafforzato del cuneo e all’accorpamento delle prime due aliquote Irpef per sostenere i redditi bassi e medi fino alla soglia di 40 mila euro, alla proroga triennale della detassazione su salari di produttività, welfare contrattuale e al potenziamento della defiscalizzazione sui fringe benefit, ai 5,5 miliardi stanziati per il rinnovo dei contratti pubblici 2025-27 e dell’accantonamento anche per il ciclo successivo 2028-2030. E penso ancora al sostegno alla famiglia e alla conciliazione vita-lavoro, all’adeguamento pieno delle pensioni rispetto all’inflazione, agli 1,3 miliardi sulla sanità che diventano 2,3 a legislazione corrente. A questo - prosegue Sbarra - si aggiungono gli sgravi alle assunzioni di giovani e donne al Sud, il rifinanziamento della Legge Sabatini e la Zes unica con 2,2 miliardi di euro. Sono misure e provvedimenti che non vogliamo lasciar intestare alla politica perché frutto delle proposte e rivendicazioni della Cisl. Ora bisogna andare avanti e costruire soluzioni condivise tra istituzioni e parti sociali, verso un Patto che favorisca coesione e innovazione, come indica anche il Presidente Mattarella”.
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