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Giubileo, sventato l'eco-blitz a San Pietro: "Attivisti fermati", cosa volevano fare

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Piazza San Pietro ha iniziato a riempirsi dal primo pomeriggio per l’apertura della porta Santa che alle 19 segnerà l’inizio del Giubileo della speranza. Tra imponenti misure di sicurezza, migliaia di pellegrini si sono messi in coda a Porta Angelica e a Via della Conciliazione per i controlli. Si prevedono 30mila presenze, con 5mila fedeli che troveranno posto dentro la basilica e il resto fuori. Tanti gli stranieri, ma è folta anche la presenza degli italiani: il meteo è stabile e le temperature si aggirano sui 7-8 gradi. Alle 18.30, dopo un momento di preghiera, il Pontefice sosterà in silenzio davanti alla Porta Santa, sotto al portico antistante i cinque ingressi della Basilica, e poi alle 19 spingerà i battenti aprendo ufficialmente l’Anno Santo ordinario. 

 

Il palcoscenico globale del Giubileo fa gola. Sette ambientalisti sono stati bloccati con striscione ai varchi di San Pietro nel corso dei controlli di filtraggio da parte della polizia. Si tratterebbe di militanti del movimento ambientalista Debt for climate. Sono tre donne e quattro uomini, di età compresa tra i 20 e i 40 anni, quattro di nazionalità tedesca, uno di origine americana e un belga. Sono strati fermati a Porta Angelica con uno striscione gonfiabile con su scritto "Jubilee = debt cancellation" e sull’altro "Jubilee = land back", ispirati a temi ambientalisti e contro i Paesi industrializzati. 

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