Malattia misteriosa in Congo, "vecchia non è": parla Bassetti. Le ipotesi
Ieri si è parlato di un sospetto primo caso di malattia "X", cioè della malattia misteriosa che in Congo sta provocando numerose morti, in Italia. Un uomo, dopo un periodo di permanenza di circa sei mesi nella capitale Kinshasa, è tornato nel nostro Paese con febbre e grande spossatezza ed è risultato negativo ai test diagnostici per i virus tropicali. "Solo per scrupolo è stato ricontattato per accertamenti, ma ad oggi non c’è pericolo di contagio", ha spiegato Spartaco Sani, responsabile delle malattie infettive dell’ospedale San Luca di Lucca. Quali sono gli scenari? C'è davvero il rischio di una nuova epidemia? A questi interrogativi ha risposto Matteo Bassetti.
Virus Congo, spunta un possibile caso in Italia: "Sintomi compatibili"
"L'Oms sta lavorando a cercare di determinare quale sia l'agente eziologico, che non è stato ancora identificato. Siamo ancora di fronte a una malattia misteriosa", ha premesso il direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova. "Io credo che la lentezza dell'arrivare a una determinazione ci suggerisca che una malattia vecchia non è. Altrimenti, facendo le prime indagini, avrebbero detto 'Guardate che è malaria, guardate che è Covid, guardate che è l'influenza'", ha evidenziato. Due sono, al momento, le ipotesi: "Il fatto che non ci sia ancora una certezza sull'agente eziologico potrebbe significare che si tratti o di un'evoluzione nuova di un agente già conosciuto o a un virus o a un microrganismo nuovo", ha concluso l'esperto.