Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Congo, allerta per la malattia misteriosa. Alta l'attenzione sugli ingressi

  • a
  • a
  • a

Sale la preoccupazione anche in Italia per la misteriosa malattia che in Congo ha portato, secondo stime dell'Africa Centers for Disease Control and Prevention, a 79 morti e 376 casi. A spaventare non sono tanto i numeri ma le poche notizie sulla tipologia di malattia che, per il ministro della Salute congolese Roger Kamba, è "una sindrome probabilmente influenzale" che sta mietendo vittime soprattutto tra i più piccoli. L'Italia alza dunque l'attenzione. Il ministero della Salute ha inviato una raccomandazione alle Usmaf, gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera del ministero chiedendo attenzione su tutti i punti di ingresso, in particolare modo per i voli diretti provenienti dal Paese africano. Nelle scorse ore il governo del Congo ha dichiarato allerta per questa sindrome simul-influenzale che oltre a decine di morti ha contagiato centinaia di persone. Le autorità hanno invitato la popolazione a mantenere la calma e a essere vigili, esortando le persone a lavarsi le mani con il sapone, evitare assembramenti e non toccare i corpi dei defunti senza personale sanitario qualificato. I sintomi includerebbero febbre, mal di testa, tosse e anemia.

 

 

"La sorveglianza è attiva e monitoriamo costantemente la situazione senza allarmismi ma con la doverosa attenzione", spiega Maria Rosaria Campitiello, Capo Dipartimento della Prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del Ministero della Salute. "Il Ministero in modo responsabile si è attivato in via cautelativa richiedendo agli uffici periferici Usmaf di assicurare la dovuta attenzione nelle attività di controllo a cui sono preposti", aggiunge. "Sono cinque anni che teniamo la barra dritta e che cerchiamo disperatamente di tenere l'equilibrio necessario. Attenzione, mai sottovalutazione ma mai allarme. Soprattutto quanto ingiustificato o per lo meno prematuro. Ribadiamo, come diciamo da tempo: quello che accade in un mondo globalizzato e nel quale la mobilità è grande, ci interessa, e come. Dobbiamo sempre guardare oltre il nostro cortile, come sempre abbiamo fatto", le fa eco Francesco Vaia, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute.

 

 

Intanto nel Paese africano, l'Organizzazione mondiale della sanità "sta inviando esperti per supportare le autorità sanitarie nella Repubblica Democratica del Congo nell'effettuare ulteriori indagini per determinare la causa di una malattia non ancora diagnosticata che è stata segnalata a Panzi, una località nella provincia di Kwango, nel sud-ovest del Paese. Sono in corso test di laboratorio per determinare la causa", fa sapere l'Oms in una nota.

Dai blog